Catturati i due terroristi palestinesi accusati dell’attacco a Elad. La polizia israeliana, in un comunicato congiunto con l’Israel Defence Force, ha annunciato l’arresto dei due palestinesi accusati di aver ucciso tre persone e ferite 7 in un attacco condotto con ascia e pistola la scorsa settimana a Elad. Si tratta di un 19enne e di un 20enne originari dall’area di Jenin in Cisgiordania.
Le forze armate israeliane avevano lanciato una massiccia ricerca degli assalitori che dopo l’assalto erano fuggiti. Sono stati individuati dalle forze di sicurezza in una zona boschiva vicino alla città, grazie al sangue lasciato sulle banconote e su un cespuglio.
Le forze dell’IDF, gli ufficiali dello Shin Bet e la polizia, hanno catturato i due sospetti, As’sad al-Rifai, 19 anni, e Emad Subhi Abu Shqeir, 20 anni, entrambi di Rumana nella zona di Jenin in Cisgiordania, in una foresta zona vicino a Elad nei pressi del Parco Nahshonim. Il tenente Y., un vice comandante di plotone dell’unità Maglan, ha detto ai giornalisti di aver cercato i terroristi da giovedì sera fino a questa mattina quando ha notato un “insolito cespuglio smosso” nelle vicinanze. “Abbiamo identificato quello che sembrava un corpo sospetto in un cespuglio. Mentre mi avvicinavo ho visto che sotto vi era un ragazzo, ho chiamato i rinforzi e li abbiamo sorpresi. Erano esausti e non hanno opposto resistenza all’arresto”.
Secondo un alto ufficiale dell’IDF, circa 800 soldati hanno preso parte alla caccia all’uomo, comprese le forze della Brigata Commando. L’ufficiale, che ha preso parte alla perquisizione, ha anche riferito che le forze di sicurezza avevano istituito un centro di comando congiunto vicino a Nahsholim e che l’area in cui sono stati catturati i terroristi era già stata perquisita più volte durante l’inseguimento.
Ma sabato il ritrovamento del denaro macchiato ha fornito l’ultimo indizio alle forze di sicurezza sulla possibilità che i terroristi si trovassero nella zona. La conferma è arrivata alle 2 del mattino dopo il recupero del DNA sul denaro.
Quando un ufficiale ha chiesto ai fermati cosa stessero facendo nella zona, questi avrebbero risposto: “Un’operazione, l’operazione Elad”. Alla domanda su cosa fosse successo nell’operazione citata, entrambi avrebbero risposto: “Non lo so esattamente, abbiamo picchiato delle persone”.