Nel giorno dell’85esimo compleanno dell’Ayatollah Ali Khamenei, Israele lancia il raid contro l’Iran. E mentre iniziano a circolare le prime notizie, sui social alcuni utenti hanno ironizzato: ”Buon compleanno Khamenei”. Un funzionario israeliano ha detto al Washington Post che “l’IDF ha effettuato stasera (venerdì notte, ndr)) un attacco aereo all’interno dell’Iran con lo scopo di segnalare a Teheran che ha le capacità di colpire all’interno del paese quando e dove intende farlo”.
I missili Jericho e i cacciabombardieri israeliani, dalle 2.25, hanno colpito simultaneamente obiettivi nel governatorato di Sweida, nel sud della Siria contro postazioni radar, provocando ingenti danni; a Baghdad, dove hanno preso di mira un edificio dove si stava svolgendo un incontro ad alto livello con la presenza di diversi gruppi sostenuti dall’Iran e di membri del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica; a Isfahan, una città che ospita i reattori nucleari iraniani e i laboratori per l’arricchimento dell’uranio dove è stato colpito un sito militare a Qahjavarestan, nei pressi dell’aeroporto. Inoltre, un copioso numero di cyber-attacchi avrebbe colpito i website governativi iraniani provocando un collasso nelle comunicazioni informatiche nel paese. Secondo analisti iraniani, riferendo alla tv di stato di Teheran, alcuni droni, quadricotteri, sono stati abbattuti dalle difese aeree a Isfahan e sarebbero stati pilotati da “infiltrati dall’interno dell’Iran”.
Successivamente all’attacco della scorsa settimana da parte di Teheran, che ha visto la totale disfatta dell’apparato offensivo iraniano, Israele ha, quindi, inteso dimostrare le proprie capacità di colpire a suo piacimento il territorio della repubblica islamista sciita e dei suoi proxy in Siria e Iraq. Un’azione attesa anche se, forse, non con l’intensità che si temeva. E Teheran si è affrettata a dire che, al momento, non pianifica una risposta. La situazione tra Israele e Iran, comunque, preoccupa il mondo occidentale. Il G7 in corso a Capri lavora per una de escalation e prepara sanzioni a Teheran. Ma il clima resta teso. Soprattutto per la necessità dell’Iran di mostrare, sia internamente che esternamente, la sua forza e la capacità di attaccare il grande nemico Israele.
Potrebbero quindi proseguire, secondo alcune fonti, azioni di attacco da Teheran contro Israele e viceversa.