In Israele ancora violenza contro i civili: a Eli quattro morti e otto feriti.
Un attentato terroristico è stato compiuto ieri pomeriggio nella località israeliana di Eli, nella West Bank, da parte di due appartenenti all’organizzazione terroristica di Hamas. I due si sono avvicinati ad una stazione di servizio, dove si trova anche il ristorante Hummus Eliyahu, aprendo il fuoco indiscriminatamente contro i civili. Sono rimasti uccisi all’istante quattro israeliani mentre altri quattro, feriti, sono stati soccorsi dal personale paramedico subito punto sul posto.
I due terroristi hanno agito armati con fucili automatici e, mentre uno di loro è stato neutralizzato sul posto da un civile armato, l’altro ha tentati la fuga a bordo di un auto rubata utilizzata per raggiungere Eli, ma è stato raggiunto dalle forze di sicurezza della unità speciale Yamam che lo ha neutralizzato.
I due terroristi arabo palestinesi che hanno compiuto l’attentato di Eli sono stati identificati come Muhannad Shehadeh e Khaled Sabah entrambi membri delle Brigate Exx el Din al Qassam, braccio armato dell’organizzazione terroristica di Hamas e provenienti da Nablus.
Hamas ha rivendicato l’attentato con un un comunicato subito diffuso sui maggiori social network esaltando le azioni dei due “martiri”.
“Il Movimento di resistenza islamica (Hamas) si congratula con l’eroica operazione di tiro a sud di Nablus di questo pomeriggio, martedì, che è arrivata come risposta naturale al massacro di Jenin di ieri e ai piani malvagi dell’occupazione per dividere la benedetta moschea di Al-Aqsa e completare le sue sessioni di giudaizzazione.
Il governo di occupazione deve rendersi conto che la sua continuazione dei suoi crimini contro il nostro popolo e le nostre santità, al cui centro si trova la benedetta Moschea di Al-Aqsa, renderà questo processo solo l’inizio di una serie di atti di resistenza che disturberanno la loro fragile dichiarano e trasformano la notte dei loro soldati e coloni in un incubo”.
A Jenin, Nablus e Ramallah, l’attacco è stato accolto con gioia e con la distribuzione gratuita di dolciumi alla popolazione.
Benyamin Netanyahu ha convocato il consiglio supremo di difesa per preparare una dura risposta all’ennesimo attacco contro civili inermi e aggiungere una Brigata dello Tsahal al sistema di sicurezza già in atto in Giudea e Samaria.
Per il ministro della Sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben-Gvir, “è giunto il momento di lanciare un’operazione militare in Giudea e Samaria. Tornare alle uccisioni mirate, abbattere edifici, allestire posti di blocco, espellere i terroristi e approvare la pena di morte per i terroristi”.