Lo Stato islamico torna a far sentire la sua voce con prepotenza e lo fa colpendo, quasi in simultanea, le forze di polizia dalla Spagna al lontano Caucaso dove a entrare in azione, secondo fonti locali, sarebbe stato un commando composto da giovanissimi.
L’attacco in Catalogna
In Spagna, a Cornellà de Llobregat, una cittadina non lontana da Barcellona, un 29enne di origini algerine è entrato negli uffici della locale stazione di Polizia brandendo un coltello e, urlando “Allahu akbar”, si è avventato sugli agenti in quel momento presenti che hanno immediatamente reagito neutralizzandolo. L’assalitore è stato successivamente identificato per l’algerino di passaporto spagnolo Abdel Wahab al Tayeb.
Attentato in Cecenia
Nella città cecena di Shali, alle 10 di questa mattina, due individui armati di coltelli hanno fatto irruzione all’interno del commissariato di Polizia avventandosi sugli agenti che hanno reagito eliminando uno di loro e arrestando il secondo mentre, quasi in contemporanea, un attentatore suicida si faceva esplodere nei pressi di un comando di polizia a Nasker Yurt, nella provincia di Shali senza provocare vittime.
A Grozny, la capitale della Cecenia, alle 10,30, un poliziotto è rimasto ucciso e altri due feriti da colpi di arma da fuoco sparati da due soggetti che, a loro volta, venivano eliminati. Alle 11,20 successive un soggetto alla guida di una Mercedes, condotta ad alta velocità, ha investito due agenti del traffico, travolgendoli nei pressi di un incrocio per poi tentare la fuga ma venendo raggiunto e neutralizzato dagli agenti.
(IMMAGINI SCONSIGLIATE A UN PUBBLICO SENSIBILE E AI MINORI DI ANNI 18)
I cuccioli del Califfato
Nel caso degli attacchi in Cecenia, un particolare inquietante è fornito dalla giovanissima età degli attentatori che, secondo quanto riferito da fonti locali, dovrebbero avere dagli 11 ai 17 anni. Gli attentati in Cecenia sono stati rivendicati dall’Isis con il tristemente noto comunicato pubblicato sui social network dall’agenzia al Amaq.
Gli attacchi di oggi anticipano i festeggiamenti connessi con l’Aid al Adha, la festa musulmana del sacrificio che si celebrerà da domani a sabato e che, come tutte le grandi ricorrenze del calendario islamico, rappresentano per gli jihadisti occasioni per tornare a colpire gli infedeli secondo un copione già vissuto.