Ennesimo “incidente” all’impianto nucleare di Natanz, in Iran. Un portavoce del programma nucleare iraniano ha affermato che un incendio avrebbe colpito la rete di distribuzione elettrica dell’impianto nucleare di Natanz, provocando un’esplosione. Nessun altro particolare su danni a persone o a fughe di materiale radioattivo.
Mentre i funzionari iraniani indagano sull’interruzione di corrente elettrica, molti media israeliani hanno offerto una valutazione poco opinabile rispetto ad un cyberattacco che avrebbe oscurato l’impianto nucleare di Natanz danneggiando la struttura, sede di centrifughe idonee all’arricchimento dell’uranio per scopi militari e provocando l’incidente.
Già nello scorso mese di luglio Natanz era stata danneggiata da una misteriosa esplosione per la quale il governo di Teheran aveva incredibilmente incolpato Israele.
Il portavoce dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica nel riferire sull’incidente, ha sottolineato che le cause sono sconosciute e oggetto di inchiesta da parte delle autorità iraniane, profilando ipotesi di incidente o sabotaggio.
Proprio sabato scorso, l’Iran aveva annunciato di aver attivato una catena di 164 centrifughe IR-6 nell’impianto. I funzionari hanno anche iniziato a testare la centrifuga IR-9, che dicono che arricchirà l’uranio 50 volte più velocemente delle centrifughe di prima generazione dell’Iran, le IR-1. Secondo gli accordi sul nucleare, le limitazioni imponevano all’Iran di utilizzare solo le IR-1 per l’arricchimento a scopo civile.
Chissà…