Iniziative cinesi di potenza
Contrariamente a quanto accaduto il 6 dicembre 1240, Kiev nel 2022 aveva le risorse per difendersi e lo ha fatto respingendo gli invasori e dimostrando l’incompetenza delle truppe russe, come avevano già dimostrato, cinque secoli prima, le forze polacche e lituane in occasione della famosa battaglia di Orša, una delle città più antiche della Bielorussia, quando, l’8 settembre 1514, gli aggressori russi pretendevano le terre della Rutenia (oggi divisa tra Bielorussia e Ucraina). Potremmo addirittura scomodare Karl Marx affermando che “La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”.
Per non incorrere in questa conclusione, l’autore avrebbe motivo di notare che il principe di Mosca avrebbe voluto battere i suoi avversari non tanto con la spada quanto con il rublo, come aveva già fatto ai tempi della antica Moskovya, ma ha fallito. Per raggiungere questo scopo, il moderno Ivan Kalita del XXI secolo, ripercorrendo le orme dei principi del ‘Rus moscovita, ha cercato di ottenere il sostegno di due potenti forze: la Chiesa ortodossa e l’Orda, dove per Orda si intende ai giorni nostri il vicino asiatico cinese, nella considerazione che nella tradizione cinese, è consuetudine equiparare l’impero mongolo e l’impero cinese, quindi Gengis Khan è considerato il grande imperatore cinese.
La Chiesa ortodossa
Lo zar a Mosca, in effetti, può contare ancora oggi dei frutti del trasferimento del metropolita. Fu sotto Ivan Kalita che si formò un’unione politica della chiesa e dei principi di Mosca, reciprocamente vantaggiosa per entrambe le parti consolidata dal trasferimento da parte di Theognost (1328-1353) della sede metropolitana da Vladimir a Mosca, collocando le sue stanze accanto alle dimore del principe di Mosca e consentendo a Mosca di diventare il centro religioso del Paese, molto prima che capitale politica dello Stato russo unificato.
La posizione della Chiesa ortodossa russa riguardo alla guerra, in tale quadro, divenne chiara nelle primissime settimane dell’invasione russa. Il patriarca Kiril, nei suoi sermoni, ha promesso l’assoluzione per i soldati russi che combattono in Ucraina e ha giustificato l’invasione, conferendo alle autorità di Mosca l’opportunità di agire di concerto con il metropolita, facendo affidamento sulla forza della chiesa.
La mossa del metropolita è stata un riconoscimento che il centro della vita politica e religiosa delle terre russe ortodosse rimane a nord-est; una vittoria di Pirro, visto che la «subordinazione secolare» messa in atto nel XVI secolo, con la messa dei fedeli ortodossi della moderna Ucraina sotto la competenza del Patriarcato di Mosca, era già stata messa in discussione nel 2019, quando Bartolomeo I, il patriarca ecumenico di Costantinopoli – «il primo tra pari» tra tutti i patriarchi della chiesa orientale – ha concesso un “Tomos di Autocefalia”, in sostanza un decreto di indipendenza.
Ripercorrendo esperienze storiche ottocentesche, la Russia si rivolge all’Estremo Oriente rinverdendo la sua dimensione asiatica. La analogia si riferisce al 1853 quando la guerra di Crimea vide la Russia combattere le Nazioni europee e al raffreddamento delle relazioni russo-europee venne ulteriormente confermato con la rivolta polacca del 1863 che minacciò la creazione di una nuova coalizione anglo-francese-austriaca contro la Russia, e, infine, all’accordo con l’Austria-Ungheria nel 1897, prevedeva il mantenimento dello status quo nei Balcani. Malgrado tutto, dopo la sconfitta nella guerra russo-giapponese del 1904-1905 la politica estera del Paese si fece più eurocentrica, ma senza grandi risultati.
Il vicino asiatico
Lo zar, sia in politica interna che estera, si ispira alla storia patria e in particolare a quando Ivan Danilovich iniziò ad invitare i boiardi, per beneficiare di un evidente sostegno, e costruendo il suo benessere mettendosi al servizio dei sovrani dell’Orda. In merito ai boiardi, ricorderei che questi ultimi derubarono spudoratamente il popolo citando l’esempio di come il boiardo di Mosca, Vasily Kocheva, derubava i cittadini della Rostov medievale, mentre sul servizio reso all’”orda”, ricorderei allo zar le aspettative cinesi al sostegno moscovita, sia politico che materiale, alle loro discutibili iniziative intraprese nel Pacifico oltre che un evidente interesse alla yuanizzazione del Paese.
Durante il suo regno contemporaneo, il nuovo Kalita si rivolse, coscientemente in posizione di inferiorità (con un esercito, un’industria e un settore finanziario ormai troppo deboli), al suo vicino asiatico, sfruttando il sospetto del “Khan” sui legami di Taiwan con gli Stati Uniti, il cui potere crescente nel pacifico preoccupava l’”Orda” e alla rielezione, lo scorso marzo di Xi, Putin affermava che non vedeva l’ora di sviluppare ulteriormente la “relazione globale e l’alleanza strategica tra i nostri due Stati”; il Presidente cinese lo accontentò subito e andò a trovarlo dopo poco più di una settimana.
Storicamente, un importante fattore che compensava l’arretratezza militare e tecnologica della Cina era la sua diplomazia attiva. Nel Medio Stato erano tradizionalmente accolti quei dignitari che facevano concessioni ai nemici, e non quelli che portavano il Paese al collasso con le guerre. La secolare tradizione ha formato in Cina una sorta di concetto di politica estera che può beneficiare dei fallimenti altrui. In questa ottica, Xi Jinping approfittò dell’occasione per trovare le materie prime di cui aveva tanto bisogno e ci è riuscito: petrolio, prodotti petroliferi, gas e carbone dalla Russia alla Cina nel 2022 hanno raggiunto il 75% di tutte le esportazioni verso la Cina, ovvero 85 miliardi di dollari su 114 miliardi di dollari, secondo la Main Customs Administration of China. Un altro 9,8% delle esportazioni sono minerali, metalli e prodotti in metallo, e il 3,2% sono legno e prodotti da esso, l’1,4% sono metalli preziosi e lo 0,9% sono i fertilizzanti.
Se prendiamo il costo di un barile di petrolio greggio (140 kg) osserviamo che i cinesi hanno pagato un barile di petrolio russo 38.54 yuan, corrispondenti a poco più di cinque dollari: un vero affare per i cinesi e uno schiaffo ai Paesi produttori!
Nel medio termine, mi aspetterei il mercato russo invaso da prodotti cinesi pagati in valuta cinese e la conseguente sostituzione delle Audi e Porche con le più economiche Changan, Geely e Great Wall Motors e addirittura la riedizione cinese della Moskvich.
In un futuro non molto lontano, è ipotizzabile, quando ovviamente la Cina avrà imposto nuovamente la propria influenza nel sud-est asiatico, che la stessa faccia passi concreti per impadronirsi delle baie convenienti per la navigazione della costa pacifica dell’Estremo Oriente russo, magari riaprendo la “questione dell’Amur”, come avevano tentato di fare le principali potenze europee agli inizi del ‘900.
Conclusioni
Citando un proverbio cinese “seduto sulla montagna e guardando la lotta della tigre” (zuo shan guan hudou, 坐山看虎打架), potremmo dire che l’atteggiamento cinese relativamente all’aggressione russa dell’Ucraina sia attendista e di studio delle nuove tattiche militari.
Se, invece, volessi descrivere l’atteggiamento dei cinesi nei confronti del principe moscovita, mutuerei i detti pacificare i barbari con l’aiuto di barbari (yi zhi yi, 枝) e mantenere le distanze (buji buli, 不吉不離.)
Allo stesso tempo, la diplomazia cinese ha assimilato rapidamente le norme e i principi dell’arte classica della politica estera europea, consolidando il diritto contrattuale nell’arsenale diplomatico e utilizzando un crescente numero di tattiche della diplomazia occidentale come sondare la posizione di un partner, fare appello a paesi terzi e alla comunità mondiale nel suo insieme per raggiungere i propri obiettivi strategici.
A fattor comune, l’importante è non fare lo stesso errore dello zar che, vittima evidente delle proprie aspirazioni, non ha saputo rispettare i limiti della realtà in cui vive. In tal senso, citerei un noto filosofo storico, Crisippo di Soli: “È ovvio che molte cose sono in nostro potere, ma ciò non di meno sono pure esse sottoposte, per volere del fato, all’ordinamento del tutto”.