Hamas va a puttane..e non solo metaforicamente. Nei giorni scorsi un video ha svelato uno degli svaghi dei leader dell’organizzazione terroristica. Nessun reato, certo, semplice sfogo delle pulsioni umane più profonde in un albergo di lusso. Del resto non è la prima volta che questi personaggi vengono pizzicati mentre si concedono costosi svaghi. Peccato che nel frattempo nella Striscia di Gaza, gli “assediati” raccontano che le condizioni di vita siano al limite della decenza. Ma questo aspetto non preoccupa Hamas che comunque gode del supporto di molti “liberi pensatori” italiani. Tra questi la scrittrice Michela Murgia.
Ma andiamo con ordine. Nei giorni scorsi è stato pubblicato un video che ha infiammato i social network arabi. Abdel Rahim Abou Fanah, un leader di Hamas responsabile del Comitato della Zakat (la raccolta elemosine da impiegare per la causa, quale però è da capire) dell’organizzazione terrorista, è ritratto seminudo in allegra ma “casta” compagnia di una avvenente prostituta. Certamente la ragazza, devota all’Islam duro e puro propagandato da Hamas, era semplicemente intenta a “cercare” affannosamente le risorse per il sostegno alla jihad, anche se le immagini possono trarre in inganno…Da parte sua l’uomo, coperto da un solo asciugamano, è filmato con un telefono cellulare da un giovane (e qui i dubbi si sprecano…..) che si esprime in dialetto arabo-palestinese, in quello che sembra essere un hotel israeliano, come indicano le lettere in ebraico sugli arredi.
Il video ha suscitato accese polemiche in considerazione del fatto che Hamas predica castità e devozione e ha imposto uno spietato controllo sulla moralità della popolazione di Gaza.
Proprio i cittadini della Striscia sono rimasti scioccati nel vedere un leader di Hamas godersi l’opulenza di un hotel di lusso in una località turistica israeliana, mentre Gaza stenta nella ricostruzione degli edifici danneggiati dai bombardamenti israeliani seguiti al lancio dei missili proprio da parte di Hamas.
Ma si sa, sono solo speculazioni arbitrarie atte a screditare la reale portata dei leader di un’organizzazione tutt’altro che terrorista, anzi, sorprendentemente dedita a fare crescere il tasso di natalità del popolo palestinese oppresso, attingendo proprio dalla fonte “madre”…
Hamas, però, non deve temere la macchina del fango perché può contare su supporter internazionali di un certo livello. A proposito di “cause” perse ha, infatti, suscitato non poco stupore il post su Instagram della scrittrice, commentatrice tv e tuttologa Michela Murgia che, con fierezza, ha dichiarato il suo sostegno ad Hamas.
A questo punto dubitiamo che la Murgia abbia mai solo compreso i reali intenti di Harakat al Moqawama al Islamyia, di cui Hamas è l’acronimo, abbracciandone le posizioni anti semite e antisioniste. Beh, in fondo è di moda essere antimperialisti, antisemiti, antisionisti, antifascisti, antinazisti, antirazzisti e sempre e comunque antitetici, per presa di posizione…e a prescindere.
E poi, cara Michela, dov’è finito il terrore per le divise, quelle che non ti farebbero stare tranquilla mentre si occupano di distribuire vaccini in tutta Italia? Forse quelle di Hamas, fatte indossare anche ai minorenni ti fanno sentire meno a disagio?
Ma tant’è, nel panorama dei sostenitori di Hamas spuntano sempre piacevoli novità che sarebbe meglio veder “albergare” insieme ai leader del gruppo terrorista, magari in Israele, dove sarebbero certamente i benvenuti…
Mentre Gaza piange i morti Hamas spende 1 mln di dollari in un albergo di lusso