La catena di violenze e mobilitazioni che ha investito la Francia nel week end pare non essersi conclusa. Da questa mattina, infatti, centinaia di istituti di istruzione superiori sono stati occupati dagli studenti che hanno bloccato ogni attività scendendo per le strade e allineandosi alle proteste e alle rivendicazioni del movimento dei Gilet jaunes. Ma le ragioni della protesta dei liceali sono state estese anche alla contestazione delle riforme del diploma di maturità, delle scuole superiori e del Parcoursup (la piattaforma web su cui gli studenti del primo anno aprono il proprio fascicolo con le scelte sugli studi e che sostituisce l’Ammissione Post Bac).
Disordini in alcuni licei fuori Parigi
Ad Aubervilliers, un comune della cintura parigina, centinaia di studenti radunatisi di fronte al liceo di Timbaud verso le 8 del mattino, hanno iniziato a danneggiare gli arredi urbani dandosi poi al saccheggio di alcuni negozi e al lancio di sassi. Sono stati preso di mira automezzi della Police nationale e dei vigili del fuoco intervenuti per spegnere alcuni focolai di incendio. Anche a Thionville, nel dipartimento della Moselle, nell’est della Francia, un’analoga manifestazione di liceali sta degenerando in episodi di danneggiamenti e scontri con le forze dell’ordine.
I francesi appoggiano i gilet gialli
Nonostante i disordini generalizzati degli ultimi giorni ( si stima che i danneggiamenti del week end ammontano a 3-4 milioni di euro), i cittadini transalpini hanno comunque confermato il consenso al movimento dei Gilet jaunes. Secondo un sondaggio di Harris interactive, infatti, il 72% della popolazione, pur disapprovando le violenze e i danneggiamenti perpetrati, è ancora allineato alla protesta. Per il 90% degli interpellati, inoltre, il governo non si è dimostrato all’altezza dell’emergenza.
La strategia del governo
In relazione ai gravi incidenti che hanno funestato l’ultimo week end, il segretario di Stato agli Interni, Laurent Nuñez, ha ribadito che la dichiarazione di stato di emergenza “è un’opzione tra le altre, ma per il momento non è all’ordine del giorno. Esaminiamo tutte le misure”. Il primo ministro Edouard Philippe, invece, riceverà nel corso della giornata di martedì le delegazioni dei partiti rappresentati in Parlamento e i portavoce dei Gilet gialli disponibili al dialogo con le istituzioni. L’esecutivo francese ha proposto un dibattito incentrato sulle rivendicazioni del movimento popolare, fissato per la giornata di mercoledì prossimo all’Assemblée nationale. Mentre per giovedì è previsto un incontro al senato per discutere sulle misure da adottare a seguito dei gravi disordini di sabato scorso.