Un’esplosione ha sconvolto New York nelle prime ore della mattinata alla fermata della metropolitana Port Authority, tra la 42nd street e l’8th Avenue. Un bengalese di 27 anni, identificato come Ullah Akayed, avrebbe azionato il detonatore di un bomba artigianale indossata sotto il giubbotto provocando un’esplosione che ha causato 4 feriti lievi, oltre all’attentatore stesso.
Il soggetto, residente da 8 anni nel quartiere di Brooklyn, secondo quanto riferito da alcuni media locali, avrebbe agito ispirandosi all’Isis. Le autorità della sicurezza stanno procedendo alla perquisizione della casa dell’attentatore e alla ricerca di eventuali altri ordigni che potrebbero essere stati disseminati nelle gallerie della metropolitana newyorkese. L’uomo, secondo quanto riferito dalla polizia di New York, dopo il fermo non avrebbe ancora reso alcuna dichiarazione sul gesto
Il sindaco di New York, Bill de Blasio, parlando in una conferenza congiunta a poche ore dall’accaduto, ha spiegato che quanto accaduto in metropolitana “è un attentato terroristico, ma grazie a Dio l’autore non ha raggiunto il suo obiettivo massimo”.
“Ho agito per vendetta”
Dopo l’arresto Ullah Akayed, incalzato dalle domande dell’Fbi, avrebbe spiegato i motivi del suo gesto. “Hanno bombardato il mio Paese e volevo fare del male qui. Ho agito per vendetta”, riportano alcuni media americani. Il 27enne, ex tassista con la licenza scaduta, al momento è in ospedale per le lesioni riportate a causa dell’esplosione.