“±Mais Menos±. Più o meno, la nostra vita va così”, spiega l’artista portoghese Mighel Januário, classe 1981, che con la sua mostra State of Minds offre una riflessione critica sulle società contemporanee. Caratterizzata dall’uso simbolico e iconico di un segno algebrico, “±Mais Menos±” è una proposta di analisi della società contemporanea attraverso la sua scomposizione concettuale in coppie di opposti.
±Mais Menos± infatti è un suo progetto che ha avuto inizio nel 2005. Il lavoro di Januário conduce una dissezione clinica della realtà concettualmente ridotta nei suoi opposti: più o meno/positivo e negativo, bianco e nero.
“Per me più o meno è descrittivo della realtà, una realtà paradossale, antagonica, con le due facce della moneta. Un’ illustrazione di questa società speculativa, troppe persone che hanno di meno e poche che hanno di più – prosegue Miguel – Le cose non sono mai come sembrano, c’è sempre qualcos’altro, c’è sempre una doppia visione delle cose. C’è sempre qualcosa di più”.
Sotto il segno di ±Mais Menos± l’artista ha prodotto un lavoro che abbraccia una varietà di tecniche come video, installazioni scultoree e ancora dalla pittura alla performance. Accanto a queste istallazione ci sono vero e proprie opere provocatorie realizzate con manifesti elettorali strappati e plastica sagomata.
L’esposizione si concentra sull’attuale situazione sociale, politica ed economica globale, toccando gli aspetti più problematici dell’intero cosmo: la crisi ideologica delle democrazie liberali e dei loro principi guida come la libertà, l’uguaglianza e la fratellanza. E poi il ruolo dei media e la loro missione, la tragica crisi dei rifugiati che si contrappone alla brutalità di un sistema paradossale che richiede confini chiusi.
“Io racconto pensieri diversi – continua l’artista – Non siamo mai confortati dalla società che ci crea invece continui ostacoli, politici, economici e sociali. Esistono troppe posizioni contrastanti, ormai o è bianco o è nero, o è estrema destra o estrema sinistra, non esiste un più o meno”.
Una riflessione profonda sulla società, soprattutto quella occidentale, che vive oggi nel mondo influenzato dai media e dalla pubblicità
“Siamo costantemente influenzati dalla televisione, dalla pubblicità, dalla comunicazione – conclude Miguel – che cerca ogni giorno di coinvolgere le masse e renderle inermi davanti al mondo. Quello che faccio lo faccio per creare dei pensieri critici, per dare modo di porter riflettere sulla nostra situazione sociale globale, come creare un generatore di idee, di dialogo. Il sistema usa la situazione di crisi per destabilizzare le persone, ma siamo anche noi che abbiamo sempre paura e continuiamo a fare troppe cattiverie al mondo, nessuno oramai ha la voglia di capire cosa c’è nel mondo”.
Oltre a numerosi interventi di arte pubblica in diversi Paesi, il progetto ±Mais Menos± è stato presentato in mostre personali e collettive nelle città di tutto il mondo come Lisbona, Rio de Janeiro, Roma, Parigi, Portogallo, Luanda.
La sua mostra continua ed è presente a Roma da sabato 10 giugno, presso la galleria Wunderkammern, e rimarrà aperta fino al 22 luglio.