Era imam a Vercelli fino a qualche mese fa. Poi il cambiamento radicale e la deriva fondamentalista. Houssam Din Rouzak, un 36enne cittadino marocchino, è stato espulso per motivi di sicurezza dello Stato e rimpatriato ieri dalla frontiera aerea di Milano/Malpensa, con volo diretto a Casablanca (Marocco). Secondo quanto emerso, infatti, l’uomo aveva atteggiamenti radicali emersi anche in alcune prediche, oltre a comportamenti aggressivi nei confronti dei correligionari.
Nel mirino dell’intelligence dal 2012
Regolarmente soggiornante in Italia, era finito nel mirino dell’intelligence nel 2012 per un repentino mutamento dello stile di vita caratterizzato da un’interpretazione estremamente rigorosa dei precetti coranici accompagnata da comportamenti aggressivi anche nei confronti dei correligionari del Centro culturale islamico di Novara, dove per qualche mese aveva ricoperto il ruolo di imam. Nel 2017 aveva poi ottenuto l’incarico di imam presso l’Associazione culturale islamica di Vercelli. Durante il suo mandato si era posto nuovamente in evidenza per i contenuti estremamente radicali delle prediche nel corso delle quali era anche giunto a criticare i musulmani che frequentavano gli italiani in ragione della diversità culturale e di fede. Responsabile di liti con alcuni suoi correligionari, anche violente, era stato esonerato dall’incarico e allontanato dalla stessa comunità nel giugno scorso.
Salgono a 21 le espulsioni del 2019
Salgono così a 384 le espulsioni per motivi di sicurezza dello Stato eseguite dal 2015 ad oggi, di cui 21 nel 2019. Nel 2018 sono stati eseguiti 126 allontanamenti, mentre erano stati 105 nel 2017, 66 nel 2016 e ancora 66 nel 2015.