Sono morti i due agenti che oggi, poco prima delle 17, sono stati feriti durante una sparatoria all’interno della Questura di Trieste. Entrambi i poliziotti erano trentenni e sono stati colpiti a bruciapelo da colpi d’arma da fuoco. Il responsabile, identificato per Alejandro Augusto Stephan Meran, di 29 anni sarebbe un dominicano autore della rapina di uno scooter avvenuta in mattinata e compiuta in concorso con il fratello, Carlysle Stephan Meran 32enne.
La dinamica
Secondo una prima ricostruzione, gli stranieri erano stati condotti presso la Questura poichè indagati per la rapina. I testimoni hanno riferito che il più giovane dei due ha chiesto di essere accompagnato in bagno e, nel frangente, è riuscito a disarmare l’agente che lo scortava impadronendosi dell’arma di ordinanza ed aprendo il fuoco sui poliziotti. L’uomo è stato a sua volta ferito e fermato dopo un breve tentativo di fuga appena varcato il portone della Questura.
Il secondo uomo, invece, nel trambusto è riuscito a raggiungere i sotterranei della Questura dove è stato bloccato. Due agenti, Pierluigi Rotta e Matteo De Menego, entrambi poco più che trentenni, hanno perso la vita a causa delle gravissime ferite riportate. Risultano feriti altri quattro agenti, di cui uno in modo grave.
Paoloni (Sap): “Dolore per la morte dei colleghi”
“Esprimiamo il nostro profondo cordoglio alla famiglia dei due colleghi uccisi questo pomeriggio a Trieste. Siamo addolorati – dichiara Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – Siamo continuamente vittime di balordi. Questa è l’ennesima aggressione che contiamo dal 1° giugno, ma con un tragico epilogo che ci lascia sgomenti. Abbiamo bisogno di maggiori tutele mentre siamo in strada a rendere il nostro servizio alla comunità e servono pene severe per chi attenta alla nostra vita. La consapevolezza di restare impuniti – prosegue – alimenta condotte come questa che oggi ci porta a piangere due giovani colleghi, appena trentenni, un agente e un agente scelto, “colpevoli” di indossare una divisa. È da tempo che chiediamo a gran voce dotazioni idonee come il taser e come riconoscimento a quelli che sono i pericoli che ogni giorno fronteggiamo su strada. Non è accettabile – conclude – morire così e per mano di chi non ha rispetto per la vita e della legge”.
La Federazione Fsp Polizia esprime “tutta la nostra vicinanza ai familiari dei colleghi. E’ un ecatombe continua per le Forze di Polizia”
“Un agente e un agente scelto, giovanissimi, di soli 27 e 31 anni, morti, e un altro agente ferito a una mano. E’ devastante il bilancio della tragedia verificatasi oggi a Trieste, dove un uomo, condotto in questura assieme al fratello perché sospettati di aver sottratto uno scooter a una donna a un semaforo, si è impossessato di un’arma ed ha fatto fuoco in Questura. E’ un lutto che sconvolge l’intera Polizia, ma il nostro dolore, profondissimo, non sarà mai abbastanza a fronte di quello dei familiari dei nostri colleghi Pierluigi e Matteo, e delle rispettive compagne, a cui ci stringiamo con tutta la forza della nostra fratellanza per questi giovani eroi vittime del loro spirito di servizio e del loro fedele svolgimento del dovere. Quella che si verifica fra le Forze di Polizia è una vera e propria ecatombe. Ogni giorno feriti e troppo spesso morti fra le file di Servitori di uno Stato che li da per scontati. Nessuno può realmente immaginare quanto il pericolo sia in agguato ad ogni servizio delle nostre interminabili giornate. Ma quando meno te lo aspetti accade che un soggetto potato in questura per accertamenti, mentre viene condotto in bagno, aggredisce un poliziotto e gli sfila la pistola, poi prende a far fuoco e colpisce tre colleghi, e spezza per sempre due vite. No, nessuno può immaginarlo. Ma questa è la quotidianità per chi ogni giorno spende la propria vita per il solo onore di indossare la divisa”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, dopo i drammatici fatti avvenuti oggi nella questura di Trieste, dove erano stati condotti due sospettati per la rapina di uno scooter avvenuta a un semaforo in mattinata ai danni di una donna gettata a terra.