Un ordigno rudimentale è scoppiato all’entrata de “il Baluardo”, sede di CasaPound a Trento, provocando danni all’entrata e alla serranda. E’ accaduto questa notte intorno alle 4.30. Sull’esplosione, che non ha causato feriti, sta indagando la Digos. Nessuna pista è esclusa ma le indagini potrebbero orientarsi al mondo antagonista in considerazione della scritta apparsa sul muro: “Unico voto utile antifascismo sempre”.
“L’ennesimo gesto di chi non sa più proporre ed è incapace di confrontarsi – afferma in nota il responsabile di CasaPound Trento, Filippo Castaldini – Al termine di una campagna elettorale che ha visto un antifascismo isterico manifestare con contenuti minimi ma sempre maggior violenza, oggi l’epilogo compiuto dai figliocci di politici che in queste settimane hanno sproloquiato di antifascismo, chiedendo la chiusura di un movimento legalmente riconosciuto come il nostro e che, come al solito, sempre protetti e legittimati, hanno agito con il favore della notte facendo esplodere il secondo esplosivo contro i locali trentini delle tartarughe frecciate”.
“Un gesto che vorrebbe fermare le nostre attività – conclude Castaldini – ma che non otterrà il risultato sperato. Non abbandoneremo un solo campo di battaglia, un solo italiano, non arretreremo di un passo, la nostra forza viene da tutti quei cittadini che hanno riconosciuto in noi e nel nostro movimento, la possibilità di un riscatto per la nostra Nazione. Il nostro muro non cede”.
La bomba arriva dopo una serie di eventi che, soprattutto durante la campagna elettorale appena trascorsa, hanno visto un incremento della violenza antagonista con i movimenti di estrema destra. Ultimo in ordine di tempo, quanto accaduto il 4 marzo (giorno del voto), quando due militari sono stati aggrediti da un da una decina di antifascisti che li avevano sentiti parlare del voto a CasaPound. Qualche giorno prima, a Livorno, un militante della Tartaruga Frecciata è stato aggredito con la sua compagna incinta.