L’ex Moi di Torino era la base di un’organizzazione dedita all’immigrazione clandestina. Le indagini svolte dalla squadra mobile del capoluogo piemontese hanno condotto la locale procura all’emissione di 16 ordini di custodia cautelare, dei quali 11 eseguiti la mattina del 16 febbraio con l’imputazione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e, per alcuni degli indagati, anche per traffico di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana. Altri nove soggetti risultano indagati in stato di libertà.
Nei locali dell’ex villaggio olimpico, in parte già sgomberato dopo l’occupazione da parte di immigrati che dura dal 2015, gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato circa 20 chilogrammi di sostanze stupefacenti e decine di documenti falsificati.
I clandestini, una volta giunti a Torino, venivano ospitati in alloggi di “comodo” in uso all’organizzazione. Quindi, una volta muniti di documenti falsi, affidati a passeur con i quali attraversare le frontiere.
“Le nostre attività all’ex Moi continuano per tenere fuori i delinquenti e accogliere chi ha bisogno. L’organizzazione che abbiamo sgominato è potente e forte. Si è trattato di un’indagine molto complessa”. Il questore di Torino, Francesco Messina, ha così commentato gli esiti dell’indagine denominata “Mogadiscio” svolta dalla squadra Mobile della Questura torinese.
Il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha dichiarato che l’operazione é l’ennesima prova che l’immigrazione irregolare è un business che va stroncato. Grazie alle Forze dell’Ordine, dalle parole ai fatti”.