Attentato terroristico nell’aeroporto Ataturk a Istanbul, in Turchia. Quarantuno i morti e 239 i feriti dopo l’assalto condotto con kalashnikov e cinture esplosive. Il commando, che ha agito martedì sera poco dopo le 21.00, sarebbe legato all’Isis. La pista jihadista è seguita dalle autorità, sempre più convinte che dietro la strage ci sia la mano dello Stato islamico.
Prima di farsi saltare in aria uno degli attentatori avrebbe sparato contro la polizia che ha provato a fermarlo nel parcheggio auto. Gli altri kamikaze si sono fatti esplodere nei pressi del terminal dei voli internazionali. Il gruppo, secondo le prime informazioni, era composto da tre terroristi, anche se alcuni testimoni parlano di quattro attentatori. Con il passare delle ore, però, fonti di polizia hanno riferito che gli attentatori erano sette. Tre di questi sarebbero riusciti a scappare, mentre solo uno sarebbe stato arrestato. Gli altri tre, invece, sono i kamikaze.
L’attacco è avvenuto prima dei controlli dei raggi x. Dopo aver aperto il fuoco a colpi di kalashnikov, infatti, i terroristi sono arrivati all’interno dello scalo turco spingendosi fino al terminal degli arrivi internazionali. Qui sarebbe stata attivata almeno una cintura esplosiva. Sul luogo dell’accaduto sono arrivate ambulanze e polizia. Anche i taxi usati come mezzi di soccorso di fortuna. I voli in partenza e in arrivo sono stati cancellati immediatamente.
Le modalità ricordano l’attentato dell’aeroporto di Bruxelles avvenuto a marzo scorso.