In Vaticano torna l’allarme terrorismo. La polizia ha rafforzato la presenza a San Pietro in seguito ad una disposizione ministeriale. E’ “necessario potenziare il dispositivo a protezione dell’ordine e della sicurezza pubblica dell’area prossima allo Stato Città del Vaticano e del Sommo Pontefice” si legge nel dispositivo pubblicato dal sito d’informazione 7Colli . Saranno 14 i rinforzi di polizia destinati all’operazione.
L’articolo è firmato da Francesco Storace, direttore del Secolo d’Italia, che sottolinea: “Chiedi spiegazioni e le bocche sono cucite. In questo momento nessuno parla, tantomeno al ministero. Da dove vengono le nuove minacce? In che cosa consistono? C’è da avere paura – di nuovo – ad andare in piazza San Pietro? Ogni operazione del genere ha i suoi costi e quindi sarà motivata adeguatamente dagli organi dello Stato”.
Ma l’allarme, e le successive misure prese a protezione della Santa Sede, non sembrano preoccupare il Papa che pare si sia rifiutato di sospendere l’udienza generale, nonostante la richiesta arrivasse dai piani alti del Viminale. E Fabio Conestà, leader del sindacato Mosap, commenta: “Corriamo più rischi con le udienze generali del Papa, sia per eventuali terroristi che per il coronavirus. Ma sembrano tutti fregarsene”.
Il Mossad simula il peggiore degli scenari: attentato al Vaticano
Il Vaticano è da sempre nel mirino del terrorismo, soprattutto quello islamico. La questione da anni preoccupa i servizi di sicurezza italiana e non solo. Addirittura, nel 2017, i potenti servizi segreti israeliani hanno simulato il peggiore degli scenari: un attentato in Vaticano.