La conta dei morti nel Reatino e nella provincia di Ascoli Piceno arriva a 159 dopo il sisma che ha colpito il Centro del Paese. Un bilancio provvisorio che si aggrava dall’aggiornamento dato nelle scorse ore da Palazzo Chigi a Rieti, durante la visita di Matteo Renzi.
Si parlava di almeno “120 vite spezzate, e il bilancio non è definitivo”. Matteo Renzi lo aveva riferito a Rieti, intervenendo alla conferenza stampa organizzata per la strage provocata dal sisma che ha colpito nella notte il centro del Paese. “Domani – ha aggiunto il Presidente del Consiglio – sarà indetto il Consiglio dei Ministri per i primi provvedimenti”. Renzi ha parlato della necessità del raccoglimento e del dolore, ma poi si dovrà pensare alla ricostruzione quando partirà “una sfida contro noi stessi”.
Una scossa di 6.0 magnitudo ha distrutto le città di Amatrice e Accumoli nella provincia di Rieti. Alle 3:36 del 24 agosto le strade hanno cominciato a tremare, le case a crollare e le strade a spaccarsi. Nel paese di Accumoli, l’epicentro; il centro della città di Amatrice distrutto. Il sindaco in lacrime ha detto: “Amatrice non esiste più”, persino l’ospedale della città in provincia di Rieti risulta inagibile. Oltre queste due piccole città, gravemente danneggiata dalle scosse Pescara del Tronto e Arquata, entrambe nelle Marche.
Molti i feriti provenienti dalle aree colpite ma gli ospedali al momento stanno reggendo l’impatto della mole di feriti arrivate nelle corsie dalle macerie dei paesi colpiti. Il numero di dispersi è ancora imprecisato mentre nelle Marche gli sfollati toccano quota 1500.
Si sta scavando sotto le macerie da questa mattina all’alba, sperando di trovare persone vive. Avis ha fatto sapere che c’è mancanza di sangue nell’ospedale di Rieti, De Lellis, e in molti ospedali di Roma, richiedono di donare Il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, ha paragonato questo terremoto a quello che distrusse L’Aquila. Lo stesso ha chiesto in conferenza un aiuto da parte di tutti, specificando di evitare il più possibile la via Salaria che serve per il passaggio veloce dei soccorsi.
Molte le città che si sono svegliate questa notte. Roma, Perugia, Bologna e Firenze. Nella città capitolina la scossa è stata di 3,30 gradi richter, in molti sono scesi in strada spaventati e hanno aspettato terminassero le scosse.
Messaggi di cordoglio e solidarietà sono arrivati a sostegno delle popolazioni colpite. Papa Francesco ha invitato alla preghiera per chi è rimasto sotto le macerie mentre il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, ha twittato il suo cordoglio in rete, ricordando il terremoto che ha colpito la Birmania quasi nelle stesse ore. Barack Obama ha offerto l’aiuto degli Usa in un colloquio telefonico col Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Ecco i numeri utili per l’emergenza: Contact center della Protezione Civile, 800840840
Sala operativa Protezione Civile Lazio: 803555