Per settimane il Brennero è stato il confine più caldo d’Europa, animato dalla questione muro sì, muro no per fermare i migranti. E quando sembrava che le istanze della destra austriaca fossero in grado di chiudere ermeticamente la frontiera, e le speranze di vita di Schengen, il progetto del muro è stato annullato.
Sul confine Italia-Austria la temperatura è alta, ma anche il quadro all’interno della provincia autonoma altoatesina si tinge di toni contrapposti. Le recenti elezioni comunali a Bolzano hanno portato alla ribalta il movimento di estrema destra CasaPound. Il responsabile provinciale dei neofascisti con sede in via Napoleone III a Roma, Andrea Bonazza, è stato rieletto per rappresentare la città di Bolzano fra i banchi del Comune. Assieme a Bonazza sono altri due i consiglieri eletti, con una percentuale che ha superato il 6% alle consultazioni. Per CasaPound è un record.
Mentre l’estrema destra celebrava il fresco trionfo alle comunali, da Strasburgo il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, tendeva la mano alla causa indipendentista tirolese. Per il leader del Carroccio in Alto Adige è necessario dare voce alla volontà popolare. La Pasionaria Eva Klotz, madre dei movimenti politici che tutt’oggi chiedono l’indipendenza dall’Italia, ha subito accolto la proposta di Salvini, con l’invito a Mattarella e Renzi di seguire la linea del segretario della Lega.
La questione migranti sul Brennero, il 6% di Casapound e la continua pressione dei partiti indipendentisti sembrano essere fiammate improvvise ma hanno radici ben profonde.
Destra nazionale e indipendentisti animano un contrasto che oggi è politico, ma con un passato violento e dinamitardo.
Il Sudtirolo degli anni Sessanta rappresenta ancora oggi l’unico caso di secessionismo violento nella storia della Repubblica. L’eredità di questo conflitto è stata raccolta da Klotz e compagni sul suolo politico.
Le loro istanze sono chiare: indipendenza subito. E meno di un anno fa l’attrito era già chiaro.