“La nostra Guardia Costiera ha effettuato il fermo amministrativo della Sea Watch 3 per violazioni delle norme in materia di sicurezza della navigazione e di tutela dell’ambiente marino”. Lo annuncia du Facebook il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. “Stiamo parlando di una imbarcazione registrata come ‘pleasure yacht’ – si legge nel post – che non è in regola per compiere azioni di recupero dei migranti in mare. E mi pare ovvio, visto che è sostanzialmente uno yacht. In Italia questo non è permesso.
Se tu, milionario, compri uno yacht, vai in navigazione per piacere, non per sostituirti alla Guardia Costiera libica o di altri Paesi. Voglio ringraziare le Capitanerie di Porto per il loro grande lavoro sul fronte della legalità – ha concluso Toninelli – Ma soprattutto mi chiedo: il governo olandese non ha nulla da dire rispetto a una imbarcazione di una Ong tedesca che chiede e ottiene la bandiera dei Paesi Bassi per scorrazzare nel Mediterraneo agendo fuori dalle regole?”.
L’arrivo di Sea Watch al Porto di Catania
Dopo l’approdo al porto di Catania, avvenuto il 31 gennaio dopo sei giorni trascorsi al largo di Siracusa, sull’imbarcazione sono partiti i controlli di Guardia di Finanza, Digos e Capitaneria di porto. Al termine, dunque, la Guardia costiera ha provveduto al fermo amministrativo.
La nota della Guardia Costiera sul fermo di Sea Watch
“Nella giornata di ieri, la nave Sea Watch 3 ha fatto ingresso nel porto di Catania dove ha provveduto allo sbarco dei 47 migranti presenti a bordo. Al termine delle operazioni di sbarco, gli ispettori della Guardia Costiera di Catania, militari specializzati del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera in sicurezza della navigazione, sono saliti a bordo della Sea Watch 3 per eseguire una verifica tecnica sulle condizioni della nave ai sensi della UNCLOS (La Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare) Dell’attività è stata informata l’Olanda, quale Amministrazione di bandiera dell’unità. Durante l’attività ispettiva sull’unità Sea Watch 3, certificata qualepleasure yacht, intervenuta da ultimo nell’evento SAR dello scorso 19 gennaio, sono state rilevate una serie di non conformità relative sia alla sicurezza della navigazione che al rispetto della normativa in materia di tutela dell’ambiente marino, che non permettono la partenza dell’unità fino alla loro risoluzione. Tali non conformità dovranno essere risolte anche con l’intervento dell’Amministrazione di bandiera, in cooperazione con gli ispettori specializzati della Guardia Costiera e il 6° Reparto – Sicurezza della Navigazione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. Fino alla loro risoluzione, l’unità non potrà lasciare il porto di Catania”.
La replica di Sea Watch
“La Guardia Costiera ci notifica il blocco per non conformità su sicurezza navigazione e normativa ambientale. Le autorità, sotto chiara pressione politica, sono alla ricerca di ogni pretesto tecnico per fermare l’attività di soccorso in mare”, scrive su Twitter la Ong.
?? #SEAWATCH IN STATO DI FERMO.
La Guardia Costiera ci notifica il blocco per non conformità su sicurezza navigazione e normativa ambientale.
Le autorità, sotto chiara pressione politica, sono alla ricerca di ogni pretesto tecnico per fermare l’attività di soccorso in mare. pic.twitter.com/aM9wtJdT9W
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) February 1, 2019