Ha vinto il No. Gli italiani hanno deciso democraticamente di non credere a questa riforma. I festeggiamenti del Comitato per il No e degli antagonisti sono iniziati. Ha vinto il No e tutti quelli che si sono battuti in questi mesi contro la riforma. Forse sono servite le manifestazioni e la ‘colorata’ mescolanza di partiti politici uniti in questa occasione. Matteo Renzi si è dimesso. “La prima poltrona che salta è la mia”, ha detto a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Un altro mistero sembrerebbe il destino del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Torna o non torna in campo? Sembrerebbe di sì vista la sua recente esposizione mediatica per il No. In molti sperano nel suo ritorno e nella sua candidatura a presidente del Consiglio, ma c’è chi scommette che questo non avverrà mai. Solo 4 giorni fa il Cavaliere ha ironicamente offerto un posto a Matteo Renzi in Mediaset come conduttore, qualora decidesse di lasciare la politica, e ha definito Paolo DelDebbio il nuovo Trump italiano. Tra i forti sostenitori del No il Movimento 5 Stelle, visto anche il timore di molti di una loro possibile ‘presa di potere’ una volta vinto il No.
Si formerà il ‘Governo tecnico’? I nomi che sono stati fatti sono due in particolare: Pietro Grasso e Pier Carlo Padoan per i mesi prima delle elezioni. Ma c’è anche la possibilità che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, una volta ricevute le dimissioni del premier le rifiuti dando il via così al Renzi bis.
Di questo referendum quello che rimane è la forza con la quale le due fazioni si sono battute per vincere. Ma gli italiani oramai hanno deciso e l’hanno fatto segnando la ‘X’ sul No.