Il referendum costituzionale del 4 dicembre potrebbe cambiare il nostro Paese sotto molti punti di vista, anche in ambiti meno dibattuti di altri. Nel mondo dello spettacolo, ad esempio, si sono create delle importanti spaccature, dovute anche alla situazione dei decreti attuativi della legge sul Cinema, in stallo fino alla data fatidica in cui l’Italia intera dovrà esprimersi per un sì o per un no.
Molti artisti del grande schermo – come gli attori Stefano Accorsi, Cristiana Capotondi, Pierfrancesco Favino e Michele Placido – hanno infatti messo la faccia (e la firma) su un documento diramato negli ultimissimi giorni, in cui si richiama l’attenzione alla necessità di un “cambiamento della Costituzione come un gesto logico e naturale”.
Nell’appello per il Sì – sottoscritto da una novantina di personalità e firmato tra gli altri anche da registi del calibro di Paolo Sorrentino, Ferzan Özpetek e Paolo Virzì – si legge come “i cambiamenti proposti paiano nel merito sensati e orientati a creare per la politica condizioni operative più chiare e responsabili, permettendo così ai cittadini una maggiore visibilità dei processi e una maggiore chiarezza dei ruoli decisionali”. Tra gli intellettuali spiccano gli scrittori Gianrico Carofiglio, già ex magistrato ed ex senatore, e la Susanna Tamaro di “Va’ dove ti porta il cuore” (che chissà in effetti questa volta dove porta). Sono molti anche i cantanti scesi in campo per sostenere la scelta del Sì: una punta di diamante della canzone italiana come Andrea Bocelli, la Caterina Caselli di “Nessuno mi può giudicare” e un giovanissimo come Gianluca Ginoble del trio “Il Volo”.
Non ha sottoscritto la lettera per il ‘Sì’, preferendo invece un approccio ancora più diretto, il tycoon Flavio Briatore il quale, dopo aver dichiarato la propria preferenza in diversi programmi televisivi e radiofonici, ha deciso di inviare personalmente un messaggio via Whatsapp e social network ad amici, collaboratori e follower: “Ragazzi, è molto importante votare perché è in ballo il futuro del nostro Paese e quello di ciascuno di noi – ammonisce l’ex boss di The Apprentice – per me è fondamentale votare Sì perché l’Italia possa andare avanti, mentre chi vota No è per un’Italia che va indietro”.
Non meno blasonati i nomi (e i cognomi) famosi che in questi giorni vengono associati alla campagna per il No, nonostante in questo caso non sia stato diffuso alcun testo a firma congiunta. Restando sempre in tema cinematografico, a voler salvare la Costituzione del 1948 così com’è, troviamo tra i molti attori anche Toni Servillo, Claudio Santamaria e Sabrina Ferilli. A dichiararsi contrari alla riforma anche gli scrittori Erri de Luca e Andrea Camilleri, il quale negli ultimi giorni ha più volte dichiarato la ferma intenzione di recarsi alle urne per apporre la propria crocetta nonostante la cecità che lo affligge. I No per il mondo della musica hanno invece la voce di Fedez – che non si lascia sfuggire facilmente l’occasione di rivelare le proprie posizioni – in compagnia di J- Ax, Giorgia, Piero Pelù e Fiorella Mannoia. Proprio la cantante di “Quello che le donne non dicono”, negli ultimi anni molto impegnata anche sul fronte della comunicazione politica, ha diffuso nei giorni scorsi un testo didascalico in cui motiva la sua opposizione al cambiamento. In uno dei vari punti, l’artista romana precisa come non la convinca “questo nuovo Senato composto da sindaci e consiglieri comunali, visto che la metà dei comuni italiani sono in odore di corruzione”.
Questi endorsement “vip” creano talvolta molta più discussione, interesse e reazione (che sia di apprezzamento o delusione) di quanto facciano le dichiarazioni dei politici. Un po’ perché probabilmente l’italiano medio fa meno fatica ad immedesimarsi nei panni di un attore o di un cantante che in quelli di un politico, e un po’ perché spesso il grande pubblico trova in questi personaggi dei modelli di vita da cui prendere esempio. E davanti ad una decisione così complessa e decisamente storica per la nostra Penisola, sembra che molti elettori siano effettivamente in cerca di un’ispirazione.