Il Movimento Cinque Stelle ha vinto a Ostia. Il ballottaggio tra Giuliana di Pillo e Monica Picca ha visto la prima affermarsi con il 60% dei voti contro il 40% della candidata del centrodestra.
Un risultato che ha confermato il primo turno, ma con un recupero di circa 16 mila voti da parte del partito pentastellato.
Grande protagonista, ancora una volta, è stato l’astensionismo. Un cittadino su 3 è andato a votare e si parla già di urne vuote. Una città già commissariata per mafia e che dopo l’episodio dell’aggressione di Spada al cronista della Rai sembra essersi trasformata in una piccola Corleone laziale. Sono iniziate marce per la legalità, manifestazioni contro la mafia. Il tutto organizzato dai Cinque Stelle, dal Partito Democratico e da Fratelli d’Italia.
E proprio la candidata di Fratelli d’Italia è convinta che la vittoria del M5S provenga dall’appoggio degli Spada. In tarda serata Monica Picca ha commentato: “I grillini hanno vinto con i voti degli Spada. Guardate i numeri. Il M5S guadagna voti a Nuova Ostia, la terra di Casapound e dei clan”.
Per la ‘meloniana’ la campagna elettorale ha avuto toni da fiction, facendo riferimento alla testata di Roberto Spada alla troupe di Nemo. “Questo non ha fatto comprendere ai cittadini quali erano i giusti contenuti e i giusti programmi”. La candidata di destra, inoltre, ha voluto ricordare che Di Pillo ha rifiutato tutti gli inviti ai confronti pubblici proposti dall’avversaria. “Vi diranno che hanno vinto, in realtà ha perso la Raggi, mentre la Di Pillo non è pervenuta”, ha concluso.
Dal suo canto la grillina ha commentato la vittoria sottolineando che l’effetto Raggi è positivo e travolgente, e che grazie a Roma e a quello che i Cinque Stelle hanno fatto nella Capitale, Ostia ha deciso di darle una chance.
“Il Movimento 5 Stelle non ha mai governato qui e finalmente potrà farlo – ha affermato la neoeletta – Da domani inizierò a rimboccarmi le maniche per dare fiducia a tutti quei cittadini che ora sono disamorati”, ha concluso.
Che da questo voto potesse, di nuovo, affermarsi la spinta grillina a Roma era uno scenario che i principali istituti di sondaggio avevano già ampiamente previsto. Eppure, siamo ben lontani dalle percentuali bulgare (oltre il 76%) che avevano visto Virginia Raggi trionfare nel X municipio e il forte astensionismo riduce sensibilmente una vittoria che pure certifica la tenuta del Movimento 5 stelle a Roma. Nonostante la sconfitta il centrodestra a trazione Meloni, sulla Capitale, non solo mantiene le proprie posizioni ma si afferma come seconda forza, lasciando il Pd, ormai in crisi dopo la caduta di Ignazio Marino, a terzo incomodo, molto indietro rispetto ai risultati che nel 2013 decretarono un trionfo proprio ad Ostia.
Pur caratterizzato da fattori assolutamente locali, questa tornata elettorale certifica un po’ l’andamento delle recenti elezioni regionali siciliane: a contendersi il primato, in Sicilia come a Ostia, sono stati i 5Stelle e il centrodestra. E dalle parti del Pd (in un trend negativo dalle tornate successive allo storico 40% delle europee e passato a Roma da prima a terza forza) serpeggia la paura di una severa punizione. Nulla infatti lascia presagire che i partito di Renzi possa essere competitivo alle prossime elezioni, specialmente nella quota uninominale, dove i democratici rischiano una debacle senza precedenti.