Separazione tra coniugi: quando spetta il mantenimento? La fine di un matrimonio, evento di per se traumatico sotto l’aspetto psicologico, diviene ancor più problematico sotto il profilo economico, specialmente per il coniuge tenuto per legge a corrispondere il mantenimento nei confronti dell’altro coniuge economicamente più debole.
Si badi bene: il legislatore ha inteso approntare una tutela, ma non di carattere assoluto, al fine di evitare che un diritto riconosciuto per una determinata posizione economica possa trasformarsi in una fonte di guadagno.
Per tale ragione, la Cassazione è intervenuta con recenti pronunce tese a chiarire quali sono i presupposti di riconoscimento di tale diritto. A titolo esemplificativo pertanto, il mantenimento spetterà:
alla moglie casalinga che ha speso la propria vita per dedicarsi alla famiglia consentendo al marito di ampliare le proprie ricchezze dedicandosi al lavoro;
alla donna di mezza età che non lavora. Superati i 45/50 anni infatti, si ritiene molto difficoltoso reintrodursi nel mondo del lavoro;
alla donna che non possiede formazione professionale o non possiede esperienze lavorative, a meno che la coniuge in questione sia giovane e pertanto in grado di avviare la propria carriera professionale;
alla donna inabile al lavoro in ragione dell’insorgenza di patologie ostative;
alla donna disoccupata senza colpa. In tal caso la stessa dovrà fornire al Giudice idonea dimostrazione di aver ricercato un’occupazione senza esservi riuscita.
Ai sensi dell’art. 710 cpc, sarà possibile chiedere la modifica o la revoca dell’assegno di mantenimento al verificarsi dei seguenti casi:
separazione con addebito, qualora ad uno dei due coniugi sia addebitata la responsabilità della crisi matrimoniale che ha dato vita al venir meno del vincolo coniugale;
nuova convivenza / famiglia. L’instaurazione di una mera convivenza di fatto è idonea ad interrompere definitivamente il vincolo matrimoniale;
mutamento condizioni economiche a seguito di nuove entrate. Detta fattispecie racchiude in se molteplici ipotesi tra cui: un nuovo impiego per il coniuge economicamente più debole, licenziamento o malattia che rendano il coniuge originariamente autonomo economicamente, improvvisamente bisognoso di sostegno economico, vincita alla lotteria nazionale o un lascito ereditario.
Se sai come amare, saprai come separarti.
Avv. Pamela Mariotti