Sei persone ferite a colpi d’arma da fuoco e un fermato dalle forze dell’ordine perché ritenuto il presunto responsabile. Mattinata di terrore a Macerata, dove l’allarme è rientrato solo dopo che l’uomo a bordo di un’Alfa Romeo 147 nera, è stato rintracciato e bloccato. Il presunto responsabile della sparatoria è Luca Traini, un italiano marchigiano incensurato di 28 anni e vicino agli ambienti dell’estrema destra. L’uomo si sarebbe arreso alla Polizia scendendo dall’auto davanti al monumento ai Caduti e urlando ‘Viva l’Italia’ dopo aver fatto il saluto romano e indossato a bandiera italiana. Dopo il fermo l’uomo avrebbe ammesso le sue responsabilità.
Le persone ferite sono tutte di colore (5 uomini e una donna), di cui una in gravi condizioni.
Il sindaco di Macerata, Romano Caranciti, aveva ordinato a tutti di rimanere nelle proprie case durante gli attimi di panico della mattinata. Anche l’uscita dalle scuole è stata bloccata fino al cessato allarme.
Tra le ipotesi degli investigatori, al momento, quella della vendetta contro la comunità nigeriana della città dopo il brutale assassinio di Pamela Mastropietro, il cui cadavere fatto a pezzi è stato rinvenuto in due trolley nelle campagne di Pollenza. Per l’omicidio della 18enne romana è stato arrestato il nigeriano Innocent Oseghale.
Proprio mentre a Macerata avveniva la sparatoria, il gip ha convalidato l’arresto dello straniero accusato di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere.