Si è tenuta oggi presso “Forte Boccea”, la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico della Scuola del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Sono intervenuti il Direttore della Scuola del Comparto Paolo Nardone, il professor Gaetano Manfredi presidente della Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), ed il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Presenti alla cerimonia i Vertici del Dis, Aise ed Aisi, i componenti del Cisr (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica), e del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), unitamente ai Rettori delle Università italiane e ai rappresentanti del mondo istituzionale e delle imprese italiane.
I compiti della Scuola
La Scuola di formazione è stata istituita nel 2007, con la riforma dell’intelligence italiana, allo scopo di assicurare un polo unitario per la formazione, l’aggiornamento, l’addestramento specialistico e tecnico operativo del personale già in servizio presso il Dis, e le due agenzie (Aise e Aisi). Nella selezione e nel reclutamento non si attinge più soltanto ai tradizionali bacini delle forze di polizia e delle forze armate, ma anche alla società civile: si guarda, cioè, a giovani talenti particolarmente esperti in materie come il cyber, l’economia, la finanza, l’informatica, l’ingegneria, le relazioni internazionali, al fine di potenziare la capacità di risposta della Sicurezza Nazionale. Nell’epoca dell’interdipendenza globale e delle minacce ibride, la formazione riveste un ruolo fondamentale nel consentire ai professionisti dell’intelligence di operare, tanto nella dimensione operativa quanto in quella, indispensabile, dell’analisi delle informazioni, con competenze adeguate alle sfide che sono chiamati a fronteggiare.
La didattica
Le attività di formazione e addestramento (571 con 5.588 frequenze nel 2018) sono suddivise in diversi ambiti disciplinari e settoriali (in particolare: discipline info-operative, valorizzazione dell’identità organizzativa, geopolitica e sfide globali, innovazioni e frontiere tecnologiche, materie economico-finanziarie) che nel loro insieme rendono il senso tanto della complessità dell’attività dell’intelligence, quanto della qualità professionale richiesta a quanti vi prestano servizio. Accanto alle abilità di tipo operativo – ad esempio il reclutamento e la gestione delle fonti – ampio spazio viene dedicato a proposte didattiche volte a coltivare e radicare i valori condivisi ed il senso di appartenenza. Una formazione, dunque, “a tutto tondo”.
Le iniziative pubbliche
La Scuola è incaricata anche di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza, ambito nel quale già da diversi anni ha avviato collaborazioni con analoghe istituzioni della Pubblica Amministrazione, Università, centri studi, think net e think tank, sia in Italia che all’estero.
Per le Università – Una delle più significative iniziative è certamente il roadshow “Intelligence live”, un lungo cammino tra gli atenei nazionali volto a far conoscere agli studenti delle Università italiane la realtà dell’attività intelligence, sfatando miti, stereotipi e luoghi comuni, e ad accrescerne la consapevolezza quali stakeholder del “bene sicurezza”.
Oltre al roadshow presso gli atenei, la Sicurezza Nazionale istituisce premi e concorsi grazie ai quali – e in maniera diversificata rispetto alla loro età e al percorso formativo in atto – giovani e giovanissimi possono dare un loro contributo alla riflessione e al dibattito sui temi della sicurezza nazionale (ndr: nel mese di maggio, ad esempio, saranno assegnati fino a 10 premi del valore di € 2.500,00 per l’iniziativa “una tesi per l’Intelligence”; possono partecipare tutte le tesi di laurea magistrale discusse tra il 1° dicembre 2017 e il 21 dicembre 2018, con una votazione compresa tra 105 e 110 e lode, nelle seguenti aree tematiche: cyber security e innovazione digitale, sicurezza e interesse nazionale, relazioni internazionali, minacce e aree di crisi, profili giuridici, organizzativi e storici relativi all’intelligence, sicurezza economico-finanziaria).
Per i Licei – Dallo scorso anno il DIS, in collaborazione con la il MIUR, ha promosso anche un progetto per i licei italiani: “Partecipiamo alla sicurezza nazionale: licei e istituti superiori incontrano l’Intelligence”. L’obiettivo è quello di spiegare alle ragazze ed ai ragazzi delle scuole secondarie di II grado il complesso mestiere degli 007 nel nuovo mondo globale e digitalizzato.
Per i più piccoli – avviato qualche anno fa anche il concorso artistico “Disegna l’intelligence”, rivolto alle classi di studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
La consapevolezza digitale – A sviluppo della prima campagna di formazione digitale nazionale “Be Aware Be Digital”, avviata lo scorso anno insieme al testimonial Claudio Colica, il Dis ha realizzato alcuni strumenti interattivi per gli studenti, allo scopo di elevarne conoscenze e capacità in materia di utilizzo consapevole del web e delle nuove tecnologie. In particolare si segnala il prossimo rilascio di Cybercity Chronicles, il primo videogioco di “edutainment” ambientato nel cyberspazio e sviluppato dalla Sicurezza Nazionale con una app gratuita per smartphone e tablet. Si tratta di una action adventure rivolta in particolar modo alle scuole secondarie di primo e secondo grado.
I programmi della scuola
I programmi formativi della Scuola sono definiti annualmente dal Direttore Generale del Dis e dai Direttori di Aise, Aisi e della Scuola di formazione, in collaborazione con qualificati rappresentanti di altre Amministrazioni dello Stato e di centri universitari di eccellenza. I programmi rispondono così alle esigenze del DIS e delle Agenzie rispetto ai mutamenti dello scenario internazionale e all’evoluzione del quadro strategico.
Comunicato stampa