Il nuovo Governo è fatto. Gentiloni ha scelto i suoi Ministri e in molti casi ha riconfermato quelli che già c’erano. Passando oltre le polemiche politiche, che si sa lasciano il tempo che trovano, la domanda ora è una sola: in che condizioni di sicurezza si trova l’Italia?
Ad esempio si guarda con curiosità il cambio al vertice del ministero dell’Interno. Al posto di Angelino Alfano, passato agli Esteri, c’è Marco Minniti. Da un lato l’ex del Viminale parla di una sua missione compiuta con successo, di un forte abbassamento della criminalità e di una buona gestione dell’immigrazione e radicalizzazione islamica. Dall’altra, però, proprio i problemi legati al flusso incontrollato di arrivi sulle nostre coste avrebbe messo una seria ipoteca sulla riconferma di Alfano al Viminale. L’immigrazione è un serio problema per l’Europa e l’allerta terrorismo è altissima. Non si prospetta un 2017 facile. Per questo, forse, si è scelto un uomo come Minniti. Il suo passato come sottosegretario con delega ai servizi segreti lo caratterizza come massimo esperto in fatto di prevenzione e azione, anche in condizioni di estrema urgenza. Al momento sembrerebbe essere importante delineare delle linee guida e non far andare l’Italia nel panico, soprattutto in un periodo come quello di Natale dove l’allerta per possibili attentati terroristici è altissima. Il neo premier Paolo Gentiloni, quindi, avrebbe deciso di dare una continuità al precedente Governo, nell’attesa che si faccia una legge elettorale e si arrivi così alle primarie.
Ecco la sua squadra composta da 18 Ministri, tra cui 6 donne: confermati Pier Carlo Padoan all’Economia, Andrea Orlando alla Giustizia, Roberta Pinotti alla Difesa, Carlo Calenda allo Sviluppo Economico, Maurizio Martina alle Politiche Agricole, Gianluca Galletti all’Ambiente, Graziano Delrio ai trasporti, Beatrice Lorenzin alla Salute, Enrico Costa agli Affari Regionali, Dario Franceschini ai Beni Culturali e Giuliano Poletti al Lavoro. Dicastero confermato anche per Marianna Madia che resta alla Semplificazione e alla Pubblica Amministrazione, mentre al posto di Maria Elena Boschi, che ora è stata nominata sottosegretario con il ruolo particolare di segretario del Consiglio dei ministri, entra Anna Finocchiaro. Luca Lotti è il Ministro con delega allo Sport e Claudio De Vincenti, con delega alla Coesione Territoriale e al Mezzogiorno. All’istruzione arriva Valeria Fedeli, che va a sostituire Stefania Giannini.
Questa scelta di Governo non sembra sia piaciuta ai tanti che avevano votato No al Referendum e in qualche modo hanno detto No anche al Governo Renzi. Per questo nei Palazzi si respira un aria tesa. Il 22 gennaio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha indetto una manifestazione contro questo “Governo fotocopia di Renzi”, e ad oggi sono tanti quelli che hanno aderito. Lo stesso vale per la Lega, il Movimento Cinque stelle e Ala. Questi ultimi due partiti hanno disertato l’aula della Camera, mentre il nuovo presidente del Consiglio parlava del nuovo governo. Il timore sembrerebbe quello di una rivolta, non come quelle degli anni ’60 s’intende, ma la fiducia degli italiani verso il Paese sembra vacillare sempre di più.
Il compito del nuovo Governo adesso è quello di tranquillizzare gli animi e far sentire il Paese sicuro. Dopo tutto, i violenti e drammatici episodi di terrorismo della Francia e della Germania sono ancora molto vicini e non solo per questioni geografiche.