A Milano hanno manifestato per ricordare Mohamed Morsi, l’ex presidente egiziano morto il 17 giugno scorso, mentre si celebrava il processo a suo carico per omicidio, rapimenti e spionaggio. L’incontro si é tenuto sabato pomeriggio dalle 17.30 a piazza Duca d’Aosta. Scorrendo alcune pagine Facebook di associazioni culturali islamiche e moschee appunto del capoluogo lombardo, é stato possibile recuperare la locandina con il richiamo all’evento.
“In lutto per la uccisione del presidente eletto Mohamed Morsi – si legge sulla locandina – indotto a soffrire fino alla morte”. Il 18 giugno scorso, inoltre, sempre su Facebook sono comparsi post di lutto con l’immagine di Morsi e il cordoglio per la sua scomparsa.
Durante l’improvvisato comizio, tenutosi di fronte ad alcune decine di persone per lo più di origini egiziane, ma anche alcuni convertiti italiani, al microfono si sono alternati esponenti della comunità islamica del capoluogo lombardo.
Tutti hanno tenuto a ricordare ed esaltare la figura del defunto Mohamed Morsi sottolineando il “martirio” al quale sarebbe stato sottoposto durante la sua prigionia e la sua morte provocata dal regime di Abdel Fattah Al Sisi.
Mohamed Morsi, leader dell’organizzazione islamista dei Fratelli Musulmani, nel 2013 (ad un anno dalla sue elezione) è stato deposto con un colpo di stato dall’attuale presidente, l’ex generale Abdel Fattah Al Sisi. L’ appartenenza alla Fratellanza di Morsi ne ha segnato la linea politica da presidente dell’Egitto. Durante il suo incarico, ad esempio, prese posizione contro il concorso di bellezza Miss Egitto, da lui giudicato contrario alla sha’aria.
Fratelli Musulmani fuori legge
Dall’aprile scorso, in base ad una notizia diffusa dal New York Times, la Casa Bianca sta valutando la possibilità di inserire i Fratelli Musulmani nella lista delle organizzazioni terroristiche come già fatto da altri Paesi, tra cui proprio l’Egitto.