A parte la vittoria di Emmanuel Macron in Francia, che non poteva non finire fra gli hashtag della settimana, a brillare su Twitter è stata soprattutto la legittima difesa, con l’ipotesi, poi cassata, di prevedere la possibilità di sparare al ladro che entra in casa, senza subire conseguenze giudiziarie, solo di notte (anche se, a onor del vero, la modifica alla legge non prevedeva esattamente questo). Chiacchierate in rete, naturalmente, anche per l’arrivo a Milano Barack Obama, ma pure per il possibile addio di Fabio Fazio alla Rai.
Le elezioni in Francia
Un giorno prima del voto francese, però, l’hashtag salito nella speciale classifica è stato #MacronLeaks, e cioè il massiccio attacco hacker subìto dal 39enne leader di En Marche, e da alcuni suoi collaboratori, a cui sono state piratate diverse caselle di posta elettronica e rubati documenti, contratti ecc. C’è chi, come @CapsicumSatira, non si è lasciato sfuggire l’occasione per collegare la vicenda alla moglie di Macron, Brigitte Trogneux, di 25 anni più grande di lui: “Non stupitevi se, tra le mail trafugate a Macron, ne trovate qualcuna indirizzata alla Lollobrigida”. Ad urne chiuse, però, l’hashtag #Macron l’ha fatta da padrone. Qualcuno sfotte il Fatto quotidiano, che difficilmente avrà preso bene la vittoria di Macron. @CiccioRatti, infatti, fa il verso al giornale: “Il Fatto Quotidiano: “Sì, però a Macron puzzano i piedi”…”. @ArsenaleKappa prende in giro il solito vizio dei politici italiani di accodarsi al vincitore: “Politica italiana: sold-out per il giro sul carro dei vincitori delle elezioni francesi”. C’è anche chi, come @ConteZero76, tenta di prevedere, ma sfottendo, le mosse del governatore della Puglia, notoriamente antipatizzante verso il neo presidente francese: “Emiliano s’è già appellato al Tar contro la vittoria di Macron?”. Infine, ecco coloro assolutamente convinti che il trionfo di Macron sia, in realtà, il successo della cancelliera Angela Merkel. Scrive @jabbaTM: “La Merkel ha chiamato Macron e gli ha dato l’orario delle pulizie che deve fare da questa settimana”, mentre @Kotiomkin è, “storicamente”, più sottile: “La vittoria di Macron ricorda molto la Repubblica di Vichy: lui è il presidente ma governano i tedeschi”.
Strettamente collegato alle elezioni francesi è stato, però, un secondo hashtag, vale a dire #Adinolfi. Il giornalista @marioadinolfi, infatti, ha postato un tweet che ha scatenato l’indignazione di chi cinguetta. “Per la prima volta i francesi hanno eletto una donna alla presidenza della Repubblica”, ha scritto, e naturalmente tutti hanno pensato alla presunta e mai dimostrata omosessualità di Macron. Non a caso, l’ex direttore di Europa, @smenichini, ha replicato tosto: “Dopo questa, faccio pubblica ammenda di avere mai avuto a che fare con te”, mentre @Stragiuse rincara la dose: “Se per caso mi chiamassi Adinolfi, credo passerei la vita a dire “nessuna parentela”…”. L’interessato, però, intervenuto a 24 Mattino, la trasmissione radiofonica condotta da Alessandro Milan su Radio24, ha spiegato che, in realtà, faceva riferimento a quando detto, prima di lui, da Marine Le Pen, e cioè che, in caso di vittoria di Macron, a governare sarebbe stata, di fatto, la Merkel, cioè una donna. Il rumore delle unghie sugli specchi si sentiva lontano un miglio.
Il dibattito sulla legittima difesa
Come accennato, gli internauti si sono sentiti stimolati anche dalle nuove norme sulla #legittimadifesa, che una lettura quantomeno superficiale ha portato quasi tutti a interpretare come la possibilità di potersi difendere, armi in mano, solo di notte. E così, ad esempio, @FrancescoCDGesu si domanda: “Si può sparare al ladro durante le eclissi di sole?”, mentre @amegalizziironizza: “Si potrà sparare, ma solo di notte. Con la luna piena. Negli anni bisestili. E se il tendaggio è abbinato alla mobilia”. Stessa solfa da parte di @pirata_21: “Ricordiamo che la caccia al ladro sarà aperta soltanto dalle 21 alle 6”, ed @ArsenaleKappa tira fuori il solito cinismo: “Oscar Pistorius ha chiesto la cittadinanza italiana”. @Paguro_Bernardo, invece, è incerto sul da farsi: “Mi è entrato in casa un ladro a mezzogiorno. Dovrò tenerlo sotto tiro fino alle 22 prima di sparargli?”. Il finale, però, è ancora di @ArsenaleKappa, che la butta così in politica: “Ora Renzi spera che D’Alema gli entri in casa di notte”.
La visita di Obama a Milano
In coda, ecco l’hashtag #ObamaMilano. L’ex presidente degli Stati Uniti d’America è arrivato in Italia per partecipare, come relatore, al “Seed&Chips” del “Global food innovation summit”, organizzato al Polo fieristico di Rho. @sempreciro, però, coglie l’occasione per tirare in ballo Salvini: “Obama è extracomunitario, nero e sicuramente alloggerà in un Hotel a 5 stelle. Mo’ voglio proprio vedere cosa dirà Salvini”. In effetti…! Ma, visto che per ascoltare Obama il prezzo da pagare non è esiguo, @WaWe970 propone un premio: “Obama in Italia. 850 euro per ascoltarlo. A questo punto si merita anche il Nobel per l’economia”. Come dargli torto. @alexiattoni va oltre quella somma: “850 euro per sentir parlare Obama? Io ne pagherei anche 1000 per non sentir più parlare Di Maio”, mentre @Filippo_Casini, serio, commenta: “Siamo così provinciali che abbiamo nel nostro Paese uno dei personaggi più importanti del secolo e discutiamo di soldi”.
Fabio Fazio e il cachet della Rai
Infine, ecco Fabio #Fazio, il quale, dopo le polemiche dei giorni scorsi sui cachet troppi alti in Rai e sulla possibilità di mettere un tetto agli stipendi, ospite al Festival della tv e dei nuovi media di Dogliani, in provincia di Cuneo, si è lasciato andare così: “Non voglio più accompagnare i miei figli a scuola e guardarmi intorno per vedere se c’è qualcuno pronto ad insultarmi. Voglio che mi dicano che sono un valore per la Rai e non un costo. Oggi è più difficile dire che rimanga”. Se qualcuno s’immagina che gli internauti siano scesi nella piazza virtuale per implorarlo di restare, si sbaglia. Il tweet di @giure99, infatti, riassume perfettamente, con garbo e invidiabile efficacia, il loro pensiero: “Allora vai, con il vento in poppa e in culo alla balena”!
@lucarocca72