Non poteva essere altrimenti. Sono state le primarie, infatti, a farla da padrone su Twitter nella settimana alle nostre spalle, anche se gli internauti hanno prestato molta attenzione pure al presunto legame Ong-scafisti denunciato dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, al quasi fallimento di Alitalia e al viaggio di Papa Francesco in Egitto.
Primarie Pd
Prima del voto per la scelta del segretario Pd, però, fra gli hashtag di tendenza è comparso il #confrontoskytg24 fra gli sfidanti Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. Secondo @nonleggerlo, l’appuntamento televisivo non è stato granché: “Non vedevo un dibattito così avvincente da tribuna politica Basilicata 1998”. Opinione confermata da @GiacDistefano: “Il confronto su Sky Tg24 ha fatto in chiaro l’1,5 per cento di share (404mila spettatori), e su Sky lo 0,49 per cento. I film Edwige Fenech tiravano di più”. @Antovi171 si concentra, invece, su una “confessione” di Renzi, che da ragazzo, nella sua cameretta, teneva il poster di Roberto Baggio, tolto quando il fuoriclasse passò alla Juventus: “A 16 anni Renzi toglieva il poster di Baggio mentre Macron toglieva i vestiti alla professoressa. So’ differenze”. @LiveSpinoza, subito dopo, mette in luce l’egocentrismo dell’ex premier: “Matteo Renzi nella sua cameretta aveva un poster di Matteo Renzi”. La chiosa spetta al fake @GianniCuperIoPD: “Ultim’ora: Renzi dichiara che a 15 anni in camera aveva il poster di Berlusconi”.
Confronto a parte, domenica, giorno del voto, a dominare è stato l’hashtag #PrimariePd. @Kotiomkin sfotte di brutto: “A Milano si vota anche nei bar. Ché da ubriachi è più facile”. @Filippo_Casini riassume le possibili reazioni post-voto: “Ricordo che se Renzi perde è un fallito, se vince poco non conta più nel Pd e se stravince è tutta una farsa”. @dalmasso_simone lancia un avviso: “Il Pd informa che ci sarà anche un seggio a Rebibbia per permettere di votare anche a Buzzi e Carminati”. Il fake @GianniCuperIoPD, però, allerta il premier: “Gentiloni sta mandando curriculum alle università francesi” (dove è finito Enrico Letta dopo il defenestramento voluto da Renzi). E poi la carrellata di tweet imperdibili di @LiveSpinoza. Il primo: “Una volta con 2 euro ci compravi le figurine. Oggi le puoi votare”; il secondo: “I primi exit poll danno Emiliano ancora a tavola”; quello successivo è…mortuario: “Ricordiamo agli elettori del Pd che intendessero recarsi alle urne che la camera ardente chiuderà alle 20”; il quarto è rassegnato: “Questa sera su Rai 1 va in onda “Che Dio ci aiuti”. È lo speciale sulle primarie”. L’ultimo è la sintesi perfetta dell’esito delle primarie: “Renzi ha parole concilianti per gli avversari sconfitti: “Vi lascio vivi”…”.
Caso Ong
Sul caso Ong forse finanziate dai trafficanti, sul quale il pm #Zuccaro ammette di non avere prove da poter portare in tribunale (anche se ad avercele sarebbero i servizi segreti), gli internauti si fanno piuttosto seri. I grillini lanciano l’hashtag #rispettoperzuccaro, i ministri della Giustizia e dell’Interno, Andrea Orlando e Marco Minniti, frenano e chiedono prudenza al procuratore, il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, si schiera con Zuccaro, e il caso finisce davanti al Csm. Se @luigidimaio è incavolato (“Vergognoso! Un procuratore lancia l’allarme sui contatti tra scafisti e alcune Ong e il Csm indaga su di lui. Va sostenuto”), c’è chi al leader grillino fa il verso, come @FrancoCappellet), che scrive: “Zuccaro: “Non ho Prove”. Di Maio: “Sì, vabbè, adesso non stiamo lì a sottilizzare”…”.
Viaggio del Papa in Egitto
In voga anche l’hashtag #PapaEgitto. Ad occuparsene è @ArsenaleKappa, che collega la visita del Santo Padre nella patria di Al Sisi a Giulio Regeni, dottorando ucciso al Cairo pochi mesi fa: “Senza problemi la visita del Papa in Egitto. Per fortuna non è un ricercatore”. @Soppressatira, però, connette altre due vicende: “Il Papa vola in Egitto con Alitalia e senza auto blindata. Le prova tutte pur di farci credere nei miracoli”.
Alitalia
E l’hashtag #Alitalia, non a caso, è entrato, con poca voglia di ironizzare, fra le tendenze Twitter. @frondolino, ad esempio, centra un punto innegabile: “Strano, nessun prestito-ponte alle migliaia di piccole imprese, negozi, botteghe che chiudono”, mentre @AndreaCamaiora punta sul referendum con il quale i dipendenti dell’ex compagnia di bandiera hanno bocciato il piano di salvataggio condannandosi, forse, al fallimento: “Una delle tante cose per cui verrà ricordata Alitalia: il più grande autolicenziamento della storia”. E quando è emersa l’ipotesi, subito smentita, di un acquisto di Alitalia da parte di #Lufthansa, anch’essa di tendenza, @lefrasidiosho ha liquidato la faccenda così: “Noi cerchiamo di vendere Alitalia a Lufthansa e loro ci hanno appena risposto: “Grazie, stavamo solo a da’ ‘n’occhiata”…”.
Stamina e arresto Vannoni
Successo anche per il caso #Stamina dopo l’arresto del suo fondatore, Davide Vannoni, accusato di continuare all’estero le infusioni della sua presunta terapia bocciata, in realtà, dalla comunità scientifica e universalmente riconosciuta come una vera e propria truffa. C’è chi è davvero arrabbiato, come @sonolucadini: “Arrestato Mister Stamina. Mi vergogno di giornalisti e politici complottisti, ignoranti e irresponsabili che han dato retta a ‘sto ciarlatano”, e chi non si spiega una cosa, come @SteBiotech: “Quel che mi lascia più perplesso è che Vannoni fosse ancora a piede libero”. @RubinoMauro, invece, non dimentica chi montò il caso: “Arrestato Davide Vannoni, che se fosse per il M5S e le Iene avrebbe già il Nobel per la medicina”.
Simpatica leggerezza per la caduta di Silvio Berlusconi a #Portofino, che gli ha procurato un ricovero e tre punti di sutura al labbro. Il primo a dilettarsi è @pirata_21: “Berlusconi cade a Portofino e viene medicato a Milano. Per dire quanto alti fossero i tacchi delle sue scarpe”, seguito a ruota da @Virus1979C: “I tre punti avrebbero fatto più comodo al Milan”. @Kotiomkininterpreta il caso in chiave politica: “Berlusconi cade e si ferisce il labbro. Per guarirlo hanno dato due punti di sutura in bocca a Renzi”. Infine @mic_tod punta sugli alimenti all’ex moglie di Berlusconi: “Il Cavaliere cade sbattendo la testa nella sua villa di Portofino. Nulla di grave, ma un grandissimo spavento per Veronica Lario”.
Il finale spetta alle prime #nozzetrans in Italia fra Alessia Cinquegrana, la trans, e Michele Picone, che @ArsenaleKappa liquida puntando sulle proteste del “conservatore” Mario Adinolfi, notoriamente in sovrappeso: “Adinolfi sta facendo fuoco e fiamme per il primo matrimonio di un trans. Non l’hanno invitato al ristorante”.
@lucarocca72