Nell’ambito del conflitto russo-ucraino, il dibattuto ruolo sulla PMC (Private Military company) Wagner Group, oltrepassa il mero teatro dello scontro bellico. Un’analisi diretta svolta sui canali di comunicazione del Wagner, induce a riflettere sui metodi di reclutamento e sui ruoli assegnati agli agenti operanti anche e soprattutto in Europa.
Trattandosi di un gruppo di mercenari, la loro peculiarità è proprio quella della provenienza eterogenea e della composizione dei ranghi non focalizzata, come pensiero dominante, solo sul becero neonazismo propagandato da Dmitri Utkin, ex militare russo, fondatore del gruppo e attestato su posizioni ideologiche neonaziste e riconducibili al neo paganesimo slavo. Suo diretto mentore nonché proprietario della PMC Wagner, parrebbe essere Evgenij Prigozin, uomo d’affari in stretto legame con il presidente Vladimir Putin.
Negli ultimi tempi, l’unità, su indicazione diretta del Cremlino, si è concentrata, oltre che sulle operazioni di combattimento, anche nell’infiltrazione in Paesi occidentali, con indicazioni e ruoli ricoperti dal vecchio Kgb.
Infatti, secondo quanto riferito dal New York Times, il Gruppo Wagner è diretto dal Ministero della Difesa russo ed utilizzato nei conflitti o negli interventi ”non ufficiali”. Prova ulteriore è il campo d’addestramento dell’unità principale, di proprietà del Ministero situato nei pressi del villaggio di Molkin, a 40 chilometri da Krasnodar, chiamata “poligono Molkino” ove opera sotto la copertura di un campo estivo per l’infanzia.
Un’ulteriore conferma dello stretto legame con Mosca è fornita da un’indagine del Bellingcat, una nota testata giornalistica britannica che ha scoperto come i passaporti utilizzati dai membri del Wagner Group vengono rilasciati da uno specifico ufficio a Mosca, il “Отделение Центрального миграционного управления 770-001”, l’Ufficio del Dipartimento centrale della migrazione che, in prima istanza, si occupa prevalentemente del rilascio di tali documenti solo a membri del Ministero della Difesa russo o a personalità ad esso riconducibili.
Le attività del Gruppo Wagner, diventato noto a livello internazionale durante la guerra del Donbass, hanno suscitato l’attenzione dell’Onu che ha apertamente accusato l’organizzazione paramilitare anche di crimini di guerra commessi durante il loro impiego anche in altre zone di conflitto quali Siria, Libia, Congo e Repubblica Centrafricana.
Di recente, il Gruppo, nella sua componente più specializzata, è stato ricollocato nella zona contesa con l’Ucraina con il compito di individuare ed eliminare i leader di Kiev.
Ma le attività dell’organizzazione di Dmitri Utkin vanno ben oltre.
Infatti, la campagna di reclutamento con carattere di continuità, si svolge principalmente tramite social network e canali criptati del Darkweb, dove compaiono annunci e riferimenti a recapiti telefonici o di indirizzi presso cui fare riferimento per l’adesione.
Di seguito, riportiamo alcuni esempi di annuncio:
“В “Оркестр” им. Вагнера продолжается набор. В частности, требуются:
1. Водители-манипуляторщики;
2. Водители на УРаЛ;
3. Ремгруппа.
Общие номера по стране для связи:(omissis)
Telegram: (omissis)
WhatsApp: (omissis)
Контакты по регионам”
Traduzione: “In “Orchestra” Il reclutamento di Wagner continua. In particolare sono richiesti: 1. Driver manipolatori; 2. Piloti negli Urali; 3. Raggruppatori. Numeri generali per il paese per la comunicazione:(omissis) Telegram: (omissis) WhatsApp: (omissis) Contatti per regioni.”
Oppure:“Трубку не успевают брать, всем отвечают в ватсап в порядке очереди. Время ответа может значительно увеличиться. Так все в штатном режиме, вакансий полно. Номер для сообщений: (omissis) ”
Traduzione: “Non hanno tempo di rispondere al telefono, rispondono a turno a tutti su whatsapp. Il tempo di risposta può aumentare in modo significativo. Quindi tutto è in modalità normale, ci sono molti posti vacanti. Numero messaggio: (omissis)”.
Ancora un esempio, più inquietante: “Ребуются операторы и техники БЛА на ближнее зарубежье (в компании готовы обучать с нуля) – Требования: уверенный пользователь ПК или понимание двух- и четырёхтактных двигателей, от 25 до 45 лет, желание работать постоянно, серьезный настрой, а не просто спросить! Список требований и необходимых документов запрашивайте по телефонам. Если готовы, звоните — актуальные телефоны Если есть вопросы по другим вакансиям на ближнее зарубежье, номера выше также актуальные.”
Traduzione:”Servono operatori e tecnici UAV per i paesi limitrofi (l’azienda è pronta a formarsi da zero) Requisiti: Utente PC sicuro o conoscenza dei motori a 2 e 4 tempi, dai 25 ai 45 anni, Disponibilità a lavorare a tempo pieno, Attitudine seria, non solo chiedere! Chiedi telefonicamente l’elenco dei requisiti e dei documenti necessari. Se sei pronto, chiama – numeri reali. Se hai domande su altre offerte di lavoro nel vicino estero, anche i numeri sopra sono rilevanti.”
E di seguito, una “testimonianza” dell’utilizzo di droni “kamikaze” Geran-2, alias Shaded-136 per intenderci, quelli forniti dall’Iran: “Появились еще кадры работы российских беспилотников по целям в Киеве – видно как Геран-2 пытаются сбить из стрелкового оружия, но опять не получается.Власти Киева, в свою очередь, заявляют, что сегодня на подлете к городу было сбито 26 дронов-камикадзе, а прилетевших было всего пять. Однако доказательств своих слов ВСУ не предоставили».
Traduzione: “Sono apparsi altri filmati del lavoro dei droni russi su obiettivi a Kiev: puoi vedere come stanno cercando di abbattere Geran-2 con armi leggere, ma ancora una volta non funziona. Le autorità di Kiev, a loro volta, affermano che oggi 26 droni kamikaze sono stati abbattuti durante l’avvicinamento alla città e ne sono arrivati solo cinque. Tuttavia, le forze armate ucraine non hanno fornito prove delle loro parole.”
Le branche operative del Wagner Group, vanno comunque oltre l’impiego come operatori nelle sole zone di guerra. Ed è questa la peculiarità più interessante per l’intero Occidente.
Un post apparso nel mese di settembre nella sezione arruolamenti, era diretto per lo più a volontari europei che, data l’impossibilità logistica di recarsi nelle sedi dell’organizzazione per ovvie motivazioni legate allo svolgersi delle operazioni belliche, li invitava ad aderire alla “causa” inviando i documenti personali di riconoscimento accompagnati da alcuni documenti di intento compilati e firmati accompagnati dal CV personale.
Eccone il contenuto: “Attenzione Repost ❗Compagni partigiani ❗Abbiamo bisogno di informazioni sul movimento delle truppe NATO in Europa e sulla loro maggiore attività ❗Invia foto e video all’Ufficiale di servizio. Comunicando con i tuoi amici e conoscenti che vivono sul territorio dell’Ucraina e dell’Europa, puoi scoprire informazioni che puoi trasmetterci! Puoi inviarci informazioni sulla situazione nelle città, sull’ubicazione e sul movimento delle forze armate ucraine, battaglioni e truppe nazionali, sulla fornitura di armi NATO all’Ucraina, nonché altre informazioni con la garanzia del completo anonimato! Tutte le informazioni saranno comunicate direttamente alle Forze Armate Russe con garanzia di completo anonimato!”.
Seguono le istruzioni per i sabotaggi: “Le truppe della NATO usano le strade pubbliche per consegnare attrezzature attraverso la Polonia all’Ucraina! Bloccando le strade pubbliche utilizzate per il trasferimento delle truppe, possibilmente disperdendo e lasciando detriti e container da costruzione, installando blocchi di cemento e sostenendo scioperi dei camionisti che trasportano attrezzature, costruendo barricate al confine tra Germania e Polonia e al confine con Polonia con l’Ucraina! Fratelli di lavoro! In questo modo, puoi fermare la colonna NATO, ogni minuto del suo tempo di inattività, una vita salvata!”.
A seguito dell’adesione, l’organizzazione svolge i dovuti accertamenti e, in caso di esiti positivi, provvede ad istruire il novizio ad operare in Europa, indicando come compito quello dell’acquisizione di notizie, di ricognizione, acquisizione obiettivi e raccolta di informazioni sulle forze NATO.
Per probabile e mera coincidenza, i compiti assegnati agli operatori del Wagner, corrispondono a quelli a suo tempo ricoperti dai collaboratori italiani del KGB che creò sul territorio italiano dei nuclei destinati a svolgere compiti di intelligence sul campo quali: l’individuazione di obiettivi e l’installazione di dispositivi speciali in nascondigli vicini alle zone di interesse; il procacciamento di esemplari di uniformi militari italiane, gradi, kit da cucito, con l’evidente scopo di riprodurli ai fini di spionaggio; la creazione di gruppi di sabotaggio; l’attivazione di operazioni speciali in tempo di pace contro due o tre obiettivi principali dell’avversario e l’utilizzazione degli immobili di agenti del KGB come nascondigli di apparecchiature di grosse dimensioni (cfr. Dossier Mitrokhin).
All’epoca della guerra fredda, tali ruoli venivano assegnati e svolti dal V Dipartimento, assegnato alla supervisione di Sergej Sokolov, un semplice borsista universitario entrato in contatto, alla fine degli anni ’70, con l’on Aldo Moro poco tempo prima del suo sequestro e della successiva uccisione.
Ma questa è storia vecchia. L’attualità delle notizie relative ai ruoli svolti dal Gruppo Wagner in Europa, invece, potrebbero essere motivo di allarme, considerata l’attuale situazione geopolitica in continuo mutamento.