“Telefonini e droga sono stati sequestrati nel carcere di Foggia nel corso di una maxi operazione di controllo che è stata condotta all’alba di oggi”. E’ quanto dichiara Francesco Laura, vice presidente del sindacato Uspp (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria), in merito all’operazione che ha impegnato 150 agenti impegnati su delega della DIA.
“I boss della malavita continuano a impartire ordini dalle carceri agli uomini dei loro clan e questo grazie all’impossibilità per la Polizia Penitenziaria di poter eseguire un costante e puntuale controllo dell’ordine interno per l’endemica carenza di organico – continua Laura – il sindacato USPP lo denuncia da mesi che la sicurezza delle carceri è a grave rischio di collasso, a Foggia i detenuti sono 365, quasi il doppio di quelli che la struttura dovrebbe contenere, la politica deve intervenire con urgenza per programmare la costruzione di nuove carceri e per assicurare alla Polizia Penitenziaria gli strumenti idonei e necessari per contrastare la criminalità organizzata anche all’interno degli istituti penitenziari”.
“Le quotidiane aggressioni ai poliziotti penitenziari, i continui traffici interni di sostanze stupefacenti e l’utilizzo di telefonini da parte di chi gestisce il carcere e i clan criminali territoriali dall’altra parte delle sbarre – aggiunge – possono diminuire solo la modificazione dell’attuale modello custodiale, con un maggior numero di agenti addetti alla sorveglianza, l’introduzione di specifici reati nel codice penale, l’inasprimento delle pene per chi commette reati contro gli agenti di Polizia Penitenziaria e con l’ampliamento delle dotazioni strumentali. Il Governo compia un atto di coraggio – conclude Laura – e proceda in questa direzione, se non si vuole arrivare ad un cortocircuito del sistema sicurezza penitenziario”.