Mancano pochi giorni a Natale, le città sono un groviglio di automobili in coda e i negozi straripano di acquirenti in cerca di regali e pensierini per le persone care (e anche per quelle meno). Ma c’è chi vive questi giorni di festa con uno stato d’animo e delle preoccupazioni completamente diverse: c’è chi non ha un tetto sulla testa e qualcosa con cui riempire il proprio piatto.
A Roma, la Comunità di Sant’Egidio organizza ogni anno il tradizionale “Pranzo di Natale” nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Il 25 dicembre la chiesa si riempie di ospiti “da tutto il mondo” – come sottolinea la Comunità stessa – e chiunque, da dovunque provenga, può sedersi a consumare un pasto caldo in compagnia. Per il cenone di Capodanno è invece prevista una modalità “itinerante”: i volontari del movimento laico infatti distribuiranno pasti e auguri ai senzatetto, girando per le strade della città.
A Milano, la Caritas Ambrosiana rilancia, per il sesto anno consecutivo, l’iniziativa “Il pane spezzato con chi non ne ha, è più buono dell’aragosta”. Una piccola provocazione lessicale per lanciare un’iniziativa di condivisione: i milanesi sono invitati ad aprire le porte delle loro case per condividere, in questi giorni di festa, un pranzo o una cena con chi si trova in difficoltà. I cittadini possono segnalare la propria disponibilità rivolgendosi ad un numero dedicato e saranno poi ricontattati dall’organismo pastorale che comunicherà loro il nome dell’ospite che ha accettato l’invito. “Sono graditi inviti a tavola per Natale, Capodanno e l’Epifania – specifica Caritas Ambrosiana – ma sono ben accetti anche per i giorni dell’intero periodo di festa”.
A Verona, da otto anni, ogni 31 dicembre si festeggia “Ultimo con noi: una festa oltre ogni confine”. L’evento si svolgerà al PalaExpo ed è organizzato in collaborazione da Caritas Diocesana Veronese, dall’associazione “Operazione Mato Grosso” e dal Comune di Verona. “C’è stata un’evoluzione notevole dalla prima edizione della festa a quella di quest’anno – spiega Mons. Ceschi, direttore di Caritas – oggi non sappiamo più chi sono gli ultimi tra tutte queste famiglie che fanno fatica a vivere. Ma l’ultimo con noi rimane una festa dove non si può ben distinguere l’ospite dagli ospiti”. Inoltre, i ragazzi di Operazione Mato Grosso attiveranno, dal 26 al 31 dicembre, il progetto Regalando Viveri, coinvolgendo tutti i giovani dai 16 ai 35 anni che vorranno partecipare al campo di lavoro per le strade della città.
A Bari, l’associazione “Incontra” – che da diversi anni si occupa delle persone senza fissa dimora – organizza il cenone di San Silvestro e il pranzo di Capodanno all’interno delle piscine comunali. “La cena degli abbracci”, giunta alla quinta edizione, ospiterà alla sua tavola circa 400 persone a cui verranno serviti il tradizionale riso patate e cozze, le scaloppine di pollo ai funghi, il panettone e il prosecco. Per i partecipanti sia un servizio navetta, sia la possibilità di utilizzare gratuitamente la linea di bus comunali mostrando il proprio biglietto di invito.
Ad Agrigento la onlus “A servizio di ogni povertà”, gestita dalla comunità missionaria “Porta Aperta”, mette a disposizione dei propri ospiti una mensa della solidarietà. Anche durante le festività natalizie verranno offerti un posto a tavola e un piatto caldo alle numerose famiglie in difficoltà e ai tanti migranti che, sempre in maggior numero, approdano quotidianamente sulle coste siciliane.
Se quest’anno volete trascorrere un Natale e un ultimo dell’anno all’insegna della solidarietà, queste iniziative hanno sempre bisogno di qualche braccia in più. Pensateci, e buone feste a tutti.