Contratti a rischio per i collaboratori locali presso le rappresentanze italiane all’estero. A quanto apprende Ofcs.report, un centinaio circa di civili che lavorano con contratti annuali negli uffici degli addetti militari all’estero potrebbero rimanere a breve senza lavoro. Si tratta di personale che ricopre incarichi di fiducia all’interno degli uffici della Difesa all’estero, occupandosi di fornire supporto nelle relazioni con le autorità locali e assistenza alle nostre missioni anche per quello che riguarda le attività di interpreti, traduttori e altro.
Un lavoro fondamentale e delicato proprio perché garantisce le relazioni tra il rappresentante all’estero della Difesa e i locali, soprattutto nelle aree a rischio. In alcuni casi, sono a conoscenza di informazioni sensibili per la sicurezza nazionale.
A fine mese, però, queste figure rischiano di perdere il posto di lavoro a causa di problemi burocratici e amministrativi legati proprio alla natura dei contratti che, fino ad ora, sono stati rinnovati annualmente. E proprio la natura del ruolo in alcuni Paesi, dove è forte l’instabilità politica, mette a rischio anche la sicurezza dei singoli collaboratori che potrebbero essere oggetto di pesanti ritorsioni.
Secondo fonti della Difesa, le strutture competenti sarebbero impegnati nella ricerca di una soluzione. L’interesse, trapela dalla Difesa, sarebbe quello di mantenere questi lavoratori proprio in ragione delle loro funzioni e, in alcuni casi, anche per motivi di sicurezza.