Tende da campeggio, roulotte, pezzi di macchine rubati e panni sparsi ovunque. E’ questa la situazione di degrado che si presenta nei campi rom adiacenti ad alcune università di Roma.
Facoltà di ingegneria, università degli studi di Roma Tre, di fronte uno dei campi rom più grandi di Roma. C’è chi gioca a carte e chi stende i panni, chi fuma una sigaretta e chi ascolta la musica, poi dall’altra parte della staccionata i ragazzi universitari che tentano di studiare e seguire le lezioni.
Anche all’università Unint, in via delle Sette Chiese, a due passi dalla sede della Regione Lazio, si stanzia un accampamento nomadi. Alcuni dei residenti non si accorgono della loro presenza, altri trovano spesso vetri delle loro automobili rotti.
A Garbatella e Marconi, zone totalmente invase dagli accampamenti dove ci sono anche le sedi di alcuni atenei della capitale, i residenti e i giovani si sentono minacciati, hanno paura e vivono ogni giorno con il terrore di esser derubati.
Ormai è appurato, i campi rom sono ovunque e sono sempre di più. Scuole, asili, università, non importa cosa ci sia di fronte, basta qualche tenda e roulotte e il gioco è fatto. Stavolta a dirsi preoccupati sono i ragazzi universitari, che non possono più sopportare di avere accanto i loro atenei, villaggi abusivi.
“Rompono vetri delle macchine, è diventato impossibile parcheggiare qui – racconta una ragazza della facoltà di Ingegneria – Non ci lasciano in pace, vengono a lavarsi nei nostri bagni e infastidiscono anche gli studenti”.
Ne sanno qualcosa anche i residenti del quartiere Marconi e Garbatella, i primi a essere circondati da distese di campi nomadi. In queste zone, decine di famiglie vivono tra la sporcizia e rifiuti che dopo essere stati raccolti nei cassonetti vengono rivenduti lungo le strade della Capitale. I cassonetti, invece, spesso finiscono per essere bruciati.
Il degrado di queste aree mette a rischio la sicurezza dei residenti, dei giovani universitari e l’immagine dei ristoranti che si trovano proprio di fronte al campo rom. Ma non solo. Anche i commercianti del quartiere storico di Garbatella sono esasperati dai continui furti e preoccupati per il decoro del quartiere.
“Il problema non è solo di questo campo rom situato di fronte l’università. Il vero problema è all’Ex Fiera di Roma – racconta un residente – lì è tutto occupato da anni, in mezzo agli archivi e alle documentazioni dei seggi elettorali. Rompono vetri delle macchine di continuo, sono pericolosi, davvero non sappiamo più cosa fare. Le forze dell’ordine ci rispondono che non possono far nulla, li prendono e dopo 3 ore li rilasciano. Siamo davvero abbandonati in un quartiere così splendido come la Garbatella“.
Sono “villaggi attrezzati“, campi costruiti e finanziati dal Comune, dove non si pagano affitti e bollette e dove in pochissimi lavorano. Questo fa infastidire ancora di più i residenti che sono davvero amareggiati e disperati per la situazione di abbandono in cui versano le vie romane. Aree decadenti, quasi irreali, dove sembra che la modernità non esista e dove si ha la sensazione che qualsiasi cosa possa accadere.