“Stiamo leggendo che gli otto emendamenti presentati nel decreto sicurezza bis, del cosiddetto ‘pacchetto Polizia’, sono stati accolti. Se ciò non fosse successo sarebbe stata l’ennesima tegola sulla testa degli operatori del comparto sicurezza che, dopo anni di blocchi stipendiali, ha prodotto anche inevitabili ricadute sulle future pensioni con il rischio di divenire i ‘futuri poveri'”. E’ il commento di Giovanni Cutrupi e Roberto Di Primio, fondatori di Usif, l’Unione sindacale italiana finanzieri, a proposito degli emendamenti al decreto sicurezza bis motivo di scontro all’interno della maggioranza. Dopo essere stati dichiarati inammissibili alla Camera, infatti, sono stati riammessi con grande soddisfazione sia da parte del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sia da parte delle forze dell’ordine.
E proprio a tal proposito, l’Usi dichiara: “Infatti, tenuto conto che per gli operatori del comparto non è mai decollata la riforma previdenziale, la c.d “Dini” del 1995, quando avverrà il pensionamento con la relativa applicazione del c.d. “sistema contributivo” l’entità della pensione sarà pari a circa il 60/70% dell’ultimo stipendio percepito in servizio, assolutamente non in grado di garantire adeguati livelli di benessere. Inoltre, riproponendo il dibattito sulla questione odierna, i Finanzieri, così come gli altri colleghi delle FF.PP, sono costretti a pranzare con buoni pasto con un importo misero, al quale andrà sottratta la tassazione prevista”.
“Certo – aggiunge Usif – la questione degli adeguamenti andrebbe estesa anche a moltissime altre indennità accessorie ferme da oltre quindi anni e non solo a quelle introdotte negli emendamenti. Speriamo quindi questa sensibilità nei confronti del personale sia un inizio per migliorare qualità della vita delle FF.PP..Auspichiamo che la riammissione non sia l’unica soluzione positiva, è vitale che le dichiarazioni di illustri esponenti del modo politico, nonchè la determinazione del ministro degli Interni pro forze dell’ordine, siano anche da stimolo per avviare al più presto i tavoli del rinnovo contrattuale e previdenziale, quest’ultimo dimenticato da 24 anni!”.
“Ricordiamo che gli emendamenti in argomento – conclude il sindacato – riguardano buoni pasto, vestiario, nuove assunzioni, straordinari, e strutture da adibire a nuove caserme. Restiamo in attesa di vedere riconosciuto quanto richiesto negli emendamenti ritenendoli solo un anticipo del rinnovo contrattuale e che si apra subito la stagione del rinnovo scaduto ormai dallo scorso dicembre!”.
Foto profilo Facebook Matteo Salvini