Forza Nuova e anarchici, una comunione di intenti che, in altri tempi, sarebbe stata impossibile. Eppure, di fronte all’allarme Covid, le due “fazioni” appaiono andare a braccetto per contrastare l’impegno quotidiano delle Forze dell’ordine e dello Stato contro il pericolo non più incombente, ma ormai quotidiano, di una pandemia che non da segni di rallentamento.
Per la sezione romana di Forza Nuova, “da decenni le periferie dell’Urbe, ma non solo, sono state abbandonate, lasciate senza servizi, senza occupazione, invase da rom ed immigrati, senza nessun impegno culturale. L’unica presenza è stata la nostra. Presenza militante e politica, culturale e di contropotere. Presenza che ha retto pressione poliziesca e criminalizzazione mediatica, arresti ed attacchi di una sinistra che è impazzita nel vedere il tricolore innalzarsi dove un tempo sventolava la bandiera rossa”.
Una bandiera rossa che in questo caso diventa nera, come quella degli anarchici, impegnati a fronteggiare un nemico, ad oggi inesistente, di un Governo che, piaccia o no, in questo momento va sostenuto, rimandando ad epoca da destinarsi le eventuali rivincite.
Secondo volantini di probabile matrice anarchica, infatti, nel nord Italia si diffonde il credo di “favorire l’eradicazione del virus dando una mano incendiano scuole, banche e commissariati di Polizia. Sbirri e controllori sono più suscettibili d’essere portatori del virus. Potete aiutare costringendoli a restare a casa, per esempio facendoli inciampare. Per evitare fame e peggioramento dell’avanzata della malattia durante questo periodo d’emergenza, saccheggiate i supermercati e distribuite il cibo gratuitamente ai bisognosi. Portate sempre guanti e mascherine. Questo impedirà alla polizia di identificarvi. In questa guerra contro il virus-società”. Così recita il manifesto apparso in mattinata nel nord Italia, che non fa altro che ripercorrere i contenuti del comunicato di Forza Nuova della serata di ieri: ”Abbiamo difeso i connazionali delle periferie dagli sfratti, cantando l’inno nazionale mentre difendevamo il diritto all’abitare. Abbiamo organizzato Cineforum, conferenze e convegni dove comune e Stato non hanno mai messo piede, in questi giorni stiamo portando i prodotti biologici della campagna romana a casa dei romani, senza fargli fare la fila ai supermercati e facendoli risparmiare. Abbiamo costruito una presenza radicale e profonda basata sull’identità, il comunitarismo e il solidarismo. Noi siamo la resistenza e la lotta di liberazione nazionale. Altro che bomba sociale. Ora andate a raccontare che dietro le rivolte delle periferie c’è Forza Nuova. Tanto siamo abituati alle vostre menzogne. Ci avete rinchiuso per mesi ed anni nelle patrie galere, credevate di averci sotterrato. Non vi eravate accorti che eravamo semi. Ed oggi stiamo rinascendo al fianco della nostra gente. Siamo pronti a rompere questa quarantena e questi arresti di massa che stanno solo affamando il popolo. Né l’elemosina di Conte, né i suoi manganelli possono fermare la voglia di libertà e giustizia sociale del popolo italiano. Siamo la resistenza. Siamo la liberazione nazionale. Ci si vede nella mischia’”.
In tutto ciò non si intravede uno spiraglio di aiuto alla cittadinanza, nè di un sostegno “dovuto” alle istituzione, impegnate su più fronti in una situazione di estrema emergenza. Una comunione di intenti tra estrema destra e antagonismo di sinistra che fa presagire ad una volontà di scontro con le Autorità di cui il Paese, in questo delicato periodo, non avrebbe di certo bisogno.