L’Unione europea se ne lava le mani sostenendo che la vicenda è una questione bilaterale tra Italia e Francia. Mentre Parigi tenta di giustificarsi definendo l’accaduto come un errore che non si ripeterà mai più. Diventa sempre più grave la crisi diplomatica tra il nostro Paese e appunto la Francia dopo lo sconfinamento dei gendarmi che nei giorni scorsi, il 13 ottobre, hanno scaricato due immigrati sul nostro territorio nazionale, vicino Claviere, senza avvisare le autorità.
Il 2 agosto un altro sconfinamento illegale dei francesi
L’accaduto è finito sul tavolo della Procura di Torino che ha aperto un fascicolo, ma emergono altri casi su cui proprio i pm del capoluogo piemontese stanno già indagando. Il 2 agosto scorso, infatti, si sarebbe verificato un altro episodio gravissimo. Due italiani residenti a Claviere, nella stessa zona dove il furgone della gendarmeria francese ha lasciato i due migranti, sarebbero stati avvicinati e controllati da 4 uomini armati in tuta mimetica militare, con ogni probabilità francesi, in territorio italiano.
I fatti sarebbero avvenuti a due chilometri entro il nostro confine e i militari, dopo aver chiesto i documenti ai nostri connazionali, hanno impedito a uno dei due, che circolava in moto, di proseguire la strada.
Le indagini della Procura
La Procura di Torino, dunque, indaga sui due episodi. In particolare, nel caso più recente del 13 ottobre, è stato aperto un fascicolo, al momento verso ignoti, dove si ipotizza il reato di “trasporto di stranieri nel territorio dello Stato, con atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato”. Secondo gli inquirenti, “uno dei due gendarmi presenti all’interno della vettura indicava ai due uomini la direzione dell’area boschiva cioè quella per allontanarsi dalla strada asfaltata”. L’immagine è stata ripresa dalla Digos che monitorava la zona per la presenza di un insediamento no border. Le foto scattate dai nostri poliziotti sono arrivate già in Procura insieme ad una informativa. In passato, la Francia ha già “forzato” il confine altre volte senza autorizzazione come nel caso di Bardonecchia, altro episodio su cui si è mossa la Procura piemontese.
Salvini: “Non accettiamo le scuse. Parigi spieghi perché abbandona clandestini nei boschi”
La vicenda di Claviere ha fatto andare su tutte le furie il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che è tornato ad attaccare la Francia. “Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente – ha detto – Quanto successo a Claviere è un’offesa senza precedenti nei confronti del nostro Paese, e mi chiedo se gli organismi internazionali – a partire dall’Onu fino all’Europa – non trovino “vomitevole” lasciare delle persone in una zona isolata, senza assistenza e senza segnalazioni. Chi erano questi immigrati? Da dove venivano? Perché sono stati abbandonati? E ancora: per la civile Parigi è normale scaricare delle persone nei boschi? Perché i francesi parlano di “gendarmi che non conoscevano la strada”, se poi il furgone è rientrato nel proprio paese a gran velocità e senza esitazioni? Andremo fino in fondo. Siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il signor Macron non può far finta di nulla. Non accettiamo le scuse”.