“I caregiver familiari vivono una condizione che definisco un “dramma nel dramma”. Perché alla fine di un percorso doloroso perdono la loro identità individuale e professionale. Riconoscere le competenze maturate è un atto soprattutto di grande civiltà”. Queste le parole di di Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e prima firmataria, insieme ad Armando Cesaro, della proposta di legge che riconosce diritti e competenze dei caregiver familiari, ovvero chi assiste in maniera continua e gratuita un proprio familiare non autosufficiente o con disabilità. La Campania,dopo l’Emilia-Romagna e la Valle d’Aosta, è la terza regione a elaborare una proposta di legge che tutela il family caregiver.
Dottoressa Beneduce, la Campania ha recentemente approvato una proposta di legge che riconosce la figura del caregiver. Come si è arrivati a questo grande passo in avanti non solo politico ma per la società civile?
“La proposta di legge recante “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare” è stata approvata all’unanimità dalla Commissione Consiliare Politiche sociali, l’auspicio è che arrivi in aula in tempi brevi per la definitiva approvazione”. Da medico ho caratterizzato parte del mio intervento politico e legislativo in Consiglio regionale per colmare dei vuoti legislativi relativi al tema dell’assistenza socio sanitaria e del sostegno ai pazienti, alle famiglie e alle associazioni che li rappresentano. I caregiver familiari vivono una condizione che definisco un “dramma nel dramma” perché alla fine di un percorso doloroso perdono la loro identità sia individuale che professionale. Riconoscere le competenze maturate è un atto soprattutto di grande civiltà, atteso dalle famiglie e dalle associazioni che, da anni, portano avanti una battaglia per far uscire dall’isolamento e dal rischio di uno stress psicologico patologico i familiari che prestano gratuitamente e volontariamente assistenza ad un loro caro”.
La proposta prevede la creazione di un Registro dei caregiver, una assoluta novità data la difficoltà avuta sinora di quantificare gli “assistenti” familiari per l’assenza di una elenco apposito.
“Gli assistenti familiari sono figure inesistenti per il sistema giuridico nazionale e regionale, la necessità di istituire un Registro è finalizzata non solo a rilevare il dato numerico ma, soprattutto, a raccogliere informazioni relative alle competenze maturate nell’ambito delle attività di assistenza e cura, per poi definire dei percorsi formativi dedicati”.
Quali forme di sostegno sono previste per i caregiver?
“La Regione riconosce e valorizza la figura del caregiver in quanto componente della rete di assistenza alla persona e risorsa indispensabile del sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari. Promuove forme di sostegno economico attraverso l’erogazione dell’assegno di cura, distribuito senza alcuna differenziazione tra le varie patologie croniche e in percentuale equa, rispetto al budget assegnato. Favorisce l’accesso o il reinserimento lavorativo attraverso la certificazione delle competenze e quale credito formativo per l’accesso all’acquisizione della qualifica di operatore socio-sanitario o di altre figure dell’area socio-sanitaria”.
Nel testo è menzionata una tutela di tipo previdenziale-assicurativo?
“La regione non può legiferare in materie che sono di competenza statale rendendo, in tal caso, incostituzionale la legge”.
Da quando sarà applicativa?
“L’impegno è di portare la proposta di legge in aula per la definitiva approvazione in tempi rapidi. Il mio personale auspicio è che il testo venga assegnato per l’aula entro il mese di marzo”.
Cosa si deve e si può migliorare a livello legislativo?
“Nel quadro legislativo nazionale manca il riconoscimento della figura del caregiver con la conseguente inapplicabilità di molti istituti giuridici, in primis permessi e riconoscimenti previdenziali e assicurativi.
L’Italia non ha una legge quadro per il riconoscimento, la valorizzazione e il sostegno della figura del caregiver familiare; il mio impegno è di sensibilizzare la deputazione Parlamentare di Forza Italia a farsi portavoce della necessità di approvare la legge che è già all’esame delle commissioni competenti”.