Dopo l’Emilia Romagna, la Valle d’Aosta fa un importante passo in avanti nel riconoscimento del caregiver familiare, cioè colui che gratuitamente si prende cura di una persona cara, parente o amico in condizioni di non autosufficienza o disabilità. Giovedì 23 febbraio il Consiglio Regionale ha approvato una risoluzione nata dalla collaborazione e dalle istanze del coordinamento disabilità della Valle d’Aosta, presieduto da Corrado Adamo.
“Sono padre e mi occupo di mio figlio che ha una grave disabilità. La risoluzione del Consiglio oltre a riconoscere e tutelare la figura del caregiver contiene un passaggio importante: ricorda che non si può usare come scusante una mancata disponibilità al bilancio, che non ci sono i fondi. Si tratta di tutelare diritti incomprimibili dell’essere umano e non è possibile trincerarsi dietro questa scusante. L’intero Consiglio Regionale indipendentemente dai colori politici ha approvato la mozione, il che fa ben sperare nella presa di consapevolezza da parte dell’intera classe politica” ha dichiarato Adamo a Ofcs.report.
L’assessore alla Sanità Laurent Viérin è il primo firmatario del documento e in una sua pubblica dichiarazione ha affermato: “Ritengo fondamentale che anche la Valle d’Aosta faccia sentire la sua voce su questo tema sensibile – afferma – sostenendo questa iniziativa con un impegno delle Istituzioni valdostane volto a sollecitare l’iter di approvazione del disegno di legge che, a Roma, è nella sua fase finale”.
Nella risoluzione si legge che in molti Paesi europei la legislazione prevede sostegno e tutele per i caregiver, mentre in Italia questo ancora non è avvenuto. Ma ribadisce soprattutto che prendersi cura del proprio caro non autosufficiente è una scelta d’amore sì ma anche di abnegazione quasi totale che compromette l’equilibrio psicofisico della persona, spingendola ad abbandonare il lavoro o a chiedere il part-time o telelavoro, proprio a causa del forte carico assistenziale di cui sono portatori.
Un altro punto importante all’interno del documento dice che senza il lavoro svolto dai caregiver familiari in forma gratuita, il costo economico delle persone che necessitano di continua assistenza sarebbe molto gravoso per lo Stato.
Per questo motivo la risoluzione sostiene il disegno di legge numero 2128, a prima firma della senatrice Bignami, che ha iniziato il suo iter parlamentare lo scorso 24 gennaio 2017, auspicandone l’approvazione in tempi brevi. Come punto finale il Consiglio richiede l’impegno dei parlamentari valdostani a farsi promotori del riconoscimenti e attivarsi “affinché alla problematica sia assicurata massima attenzione del Parlamento e del Governo nazionale”.