Spettabile dottor Angelo Maria Perrino,
le scrivo per rendere pubblica la mia indignazione per il suo malaugurato recente intervento alla trasmissione su RAI 2 nel quale denigra in modo becero gli operatori delle Forze di Polizia, a suo dire impreparate a redigere rapporti per l’Autorità giudiziaria.
Come ex appartenente ad una Forza di Polizia, Le ricordo che agenti e ufficiali di polizia giudiziaria, prima di essere assegnati alle varie unità, seguono corsi intensivi e specifici sulle modalità di intervento e sulle successive operazioni di redazione atti di polizia giudiziaria a seguito dei quali viene avviata l’azione penale affidata a un magistrato di turno.
L’operatore di polizia è il primo che interviene sul luogo “del delitto”, per lo più durante la commissione del medesimo e il rapporto può non essere stilato con “il dito”, come da Lei affermato, ma con il sangue dell’operatore stesso o del malcapitato di turno, considerato che l’equipaggio coinvolto svolge anche compiti di primo soccorso.
Il magistrato di turno, sebbene obbligato per legge, non interviene mai, o quasi mai, sul posto, ma si attiene a ricevere unicamente le annotazioni redatte dall’organo intervenuto.
Esistono, ma lei non ne è a conoscenza, centinaia, se non migliaia, di operatori di polizia laureati in materie specifiche che in più di un’occasione superano per preparazione i magistrati stessi.
E dalle Sue innumerevoli biografie, non ho rilevato una preparazione specifica in materia.
Ritengo superfluo rilevare che per ovvi motivi di audience scatenare una polemica sui mainstream giovi molto alla sua testata, ma forse questa volta ha esagerato e si è inimicato chi tutti i giorni lavora per la nostra sicurezza, con senso del dovere, con sudore e a volte con il proprio sangue.
E per il futuro, cortesemente, si astenga da commenti su argomenti a Lei sconosciuti e si limiti a dirigere la sua ben nota testata e a filosofeggiare. Io non mi ritengo preparato nelle sue materie, ma accetti la critica sulla sua preparazione e non criticare la mia come ex operatore delle Forze di polizia.
Grazie a nome di tutti.
Cordialmente, Davide Racca