a cura di Sara Novello
Il partito laburista non riesce a trovare una coesione per salvare il sistema sanitario pubblico in Gran Bretagna. Una crisi economica post-Brexit potrebbe costringere il governo a tagliare il budget del Dipartimento della Salute di 10.5 miliardi di sterline isolando l’UK anche dal commercio farmaceutico globale.
“Una volta preso in considerazione il rimborso della Gran Bretagna, il massimo introito che potrebbe essere speso per l’NHS sarà di 1,4 miliardi, che non coprirebbe nemmeno il suo deficit di 2,45 miliardi,” dicono gli accademici della London School of Economics.
L’unità di intelligence dell’Economist (EIU) stima che “se il Regno Unito votasse per lasciare l’UE entro il 2020, la spesa sanitaria sarebbe di 22 miliardi di sterline” . Un altro “rischio sostanziale” sarebbe il futuro dei 10.000 medici dell’NHS (National Health Service) e di altri professionisti della salute che provengono da paesi dell’Unione Europea, che diventerebbe più incerto. Inoltre il Regno Unito, leader nel commercio farmaceutico globale, si isolerebbe in quanto non potrebbe essere inserito nel percorso centralizzato di autorizzazione all’immissione in commercio dei farmaci nell’UE voluto dall’Agenzia Europea del Farmaco.
I dati del National Minimum Dataset for Social Care, compilato dall’agenzia Skills for Care per le competenze settoriali, suggeriscono che ci sono oltre 1,3 milioni di posti di lavoro nell’ambiente sanitario e sociale in Inghilterra, esclusi gli assistenti personali (infermieri, badanti etc) assunti direttamente da persone bisognose di cui l’82% è costituito da cittadini britannici e un ulteriore 12% da cittadini non UE. La perdita di lavoratori europei non britannici comporterebbe la rinuncia a 20.000 posti di lavoro nella sola capitale inglese.
A seguito di questi dati N.Kinnock, ex leader laburista, si è scagliato contro Boris Johnson, accanito sostenitre di Brexit, dicendo: “Dovremmo fermare Brexit per salvare il NHS rimanendo all’interno del mercato unico. Il voto sulla Brexit guidato da Johnson ha già danneggiato il sistema sanitario diminuendo le entrate da cui esso dipende. Possiamo ancora scegliere se assumere rischi e costi sempre più impegnativi per il mantenimento del sistema sanitario nazionale uscendo dall’UE o semplicemente rimanere e avere entrate vitali per servizi pubblici cruciali come l’assistenza sociale. Riconoscendo ciò, dovremmo fermare Brexit per salvare l’ NHS o, almeno, mitigare il danno cercando di rimanere nel mercato economico europeo “.
I laburisti stanno attualmente sostenendo una campagna volta a garantire innanzi tutto i posti di lavoro, ma nessuna delle otto commissioni politiche elette sembra occuparsene realmente, nonostante 20.000 persone hanno inviato richieste per sollecitare i membri delle commissioni laburiste su tale questione.
Le tensioni latenti stanno causando sempre più pesanti fratture all’interno del partito laburista lasciando spazio ai conservatori che mirano ad una hard Brexit.