a cura di Sara Novello
Secondo un nuovo rapporto, Brexit causerà una diminuzione della qualità alimentare nel Regno Unito nonché un vero terremoto sull’intera filiera agricola. Un problema per la spesa alimentare degli inglesi che si unisce agli altri causati dalla decisione di uscire dall’Unione europea.
La parola agli esperti
Dan Crossley – direttore esecutivo del Food Ethics Council- uno dei relatori principali al Global Sustainable Food Forum di Milano, lo scorso anno ha dichiarato: “Standard più bassi comporteranno la produzione di cibo di scarsa qualità nel modo più economico possibile, il che significa in primis minore benessere degli animali e minore enfasi nell’affrontare questioni come il cambiamento climatico, la biodiversità e l’erosione del suolo”. La gente “si troverebbe di fronte a standard più bassi e ad alimenti scadenti nei supermercati. Come i casi di pollo lavato con cloro! – continua Crossley – Il Regno Unito sta cercando disperatamente di giungere a una intesa commerciale con l’Unione Europea ben sapendo le gravi implicazioni che questi mancati accordi porterebbero anche alle generazioni future”. Non é dunque solo una questione di cibo ma l’intera filiera agro-alimentare é ad alto rischio tracollo.
L’aumento dei prezzi contro la qualità
Un altro grave problema riguarda il possibile aumento dei prezzi dei prodotti alimentari che porterebbero grandi catene di supermercati come Tesco e Sainsbury’s a rinunciare a certi acquisti. Il portavoce di Sainsbury afferma che Brexit porterà a “prezzi più alti, meno scelta e qualità scadente”. Justin King, responsabile di Sainsbury’s per un decennio, ha dichiarato alla BBC, già lo scorso luglio, che gli acquirenti sono “completamente all’oscuro” sul danno che Brexit causerà ai supermercati. L’amministratore delegato di Tesco, Dave Lewis, ha ammesso che il crollo della sterlina, causato da Brexit, sta facendo aumentare i costi e ha avvertito che il mancato accordo con l’UE entro marzo 2019 potrebbe portare un aumento dei prezzi degli alimenti in tutto il Regno Unito. Inoltre, per Lewis “in uno scenario senza accordo commerciale tra UK e UE, se ci saranno delle tasse doganali, l’impatto del prezzo sugli alimenti sarà sfortunatamente reale”. E il primo ministro Theresa May ha ammesso che la Gran Bretagna potrebbe non ottenere alcun accordo con l’UE alla fine dei negoziati e che il governo si sta preparando a una tale evenienza.
Le conseguenze nel Paese
Nel frattempo il segretario all’ambiente, Michael Gove, ha chiesto al Regno Unito di diventare leader mondiale in termini di sostenibilità alimentare e gestione ambientale come già lo sono la maggior parte dei paesi dell’Unione. Lo scorso agosto, tre importanti studiosi del Regno Unito hanno dichiarato che Brexit potrebbe bloccare l’offerta e i prezzi del cibo nel Regno Unito su “una scala senza precedenti per un’economia avanzata non in tempo di guerra”. Il British Retail Consortium ha avvertito di probabili carenze sugli scaffali a meno che il governo non faccia di più per prepararsi agli scambi post Brexit con l’UE.