Londra, L’Aja e poi Parigi. L’Europa ha vissuto il Black Friday del terrore. Il ‘venerdì nero’ dello shopping si è trasformato nel venerdì della paura.
A Londra un uomo ha accoltellato una decina di persone nel pieno della City provocando la morte di due delle vittime. L’aggressore è stato neutralizzato dalla Polizia, ma la Gran Bretagna ha rivissuto ore di terrore. Il premier, Boris Johnson, ha convocato per questa sera la riunione del comitato Cobra che si riunisce per affrontare le emergenze nazionali, e di cui fanno parte i componenti di maggior peso del governo britannico.
In tarda serata è stata diffusa una nota ufficiale della Metropolitan Police relativa all’identificazione dell’attentatore risultato chiamarsi Usman Khan, un 28enne di origini pakistane, residente a Staffordshire.
Nel 2010, il pakistano, insieme ad altri otto soggetti della medesima area geografica, aveva pianificato di condurre attacchi con esplosivi nella Capitale britannica per conto del network terroristico di al Qaeda. Tratti in arresto nel 2012, vennero giudicati a pene detentive di varia entità dalla London’s Woolwich Crown Court. Nel dicembre 2018, Usman Khan aveva beneficiato della scarcerazione e dell’utilizzo del “braccialetto elettronico” in commutazione della pena detentiva.
A distanza di poche ore stesso copione a L’Aja, in Olanda, dove si è verificato un altro accoltellamento plurimo in una via commerciale della città. Tre le persone ferite, tutti minorenni. Immediatamente è partita la caccia all’uomo sulla base di un vago identikit che descriveva l’aggressore come un uomo di circa 40-45 anni dalla carnagione scura che indossava una tuta da ginnastica ed una sciarpa. Al momento, però, non si indagherebbe per terrorismo.
A Parigi, invece, la Gare du Nord è stata chiusa per una quarantina di muniti per un pacco sospetto. Da quanto emerso, sarebbe stata rinvenuta una borsa contenente una bomba da mortaio, presumibilmente un residuato bellico, consegnata alla Polizia in concomitanza con i controlli a campione effettuati dalle forze dell’ordine.
Gli eventi delle ultime ore, al momento privi di qualsivoglia rivendicazione, hanno fatto elevare il livello di allerta antiterrorismo in tutto il Continente. Presto per azzardare ipotesi in assenza di una certa identificazione degli autori degli attacchi e di una loro eventuale collocazione all’interno del vasto panorama dei gruppi del terrore.
È comunque verosimile che la recente operazione condotta dall’Europol, mirata a smantellare buona parte della rete legata alla cyber-jihad e alle relative potenzialità comunicative, abbia privato le cellule operative e i lone wolves di indicazioni certe sugli obiettivi assegnati. Questo potrebbe avere dato luogo a uno “swarm attack” basato unicamente su gesta emulative e su azioni multiple in diverse località da rivendicarsi successivamente e che potrebbe non essersi ancora concluso.