Sarebbero almeno 20 le vittime dell’attentato di matrice Isis, di questa notte a Dacca, in Bangladesh, la metà di queste italiane. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha lanciato un messaggio di vicinanza alle famiglie colpite dalla tragedia. «Credo sia il momento in cui l’Italia unita dia un messaggio di dolore e compassione e pianga lacrime di cordoglio, ma dia anche il segno che non arretra davanti alla follia di chi vuole disintegrare la nostra vita quotidiana». Non sono mancati i riferimenti ai connazionali morti in seguito gli attentati avvenuti a Parigi e a Bruxelles.
Fonti di Ofcs Report rivelano che i riconoscimenti dei corpi sono in corso. Alla Farnesina si parla di undici italiani presenti a cena e soltanto uno sarebbe riuscito a mettersi in salvo: si tratta di un grossista di abbigliamento. La presenza di italiani era stata accertata già dall’ambasciatore italiano in Bangladesh, Mario Palma.
L’attacco è avvenuto in un ristorante, l’Holey Artisan Bakery, intorno alle 21 ora locale, quando un commando di terroristi, formato da sette elementi, ha fatto irruzione. Le forze dell’ordine locali sono dapprima riuscite a stabilire una linea di contatto con i terroristi poi sono entrate in azione quando si è capito che non c’erano margini di trattativa. Dopo quasi 10 ore le truppe bengalesi sono riuscite a entrare nel locale e a liberare alcune persone, uccidendo 6 dei terroristi e portando in salvo 13 ostaggi.
Il locale preso d’assalto, situato nel quartiere dell’ambasciata italiana, era frequentato da businnes man e imprenditori italiani del settore dell’abbigliamento. Il ramo locale degli jihadisti insieme allo Stato Islamico ha in passato compiuto 18 azioni terroristiche ai danni delle minoranze religiose del paese: induisti, cristiani e buddisti. La rivendicazione dell’Isis non si è attesa, promettendo per il 4 luglio negli Usa attacchi negli aeroporti di Londra, New York e Los Angeles.
Sono undici gli italiani coinvolti nell’attacco, di cui 9 sono rimasti uccisi. La Farnesina informa che i connazionali deceduti nell’attacco terroristico di questa notte a Dacca sono: Cristian Rossi, imprenditore della provincia di Udine, lascia una moglie e due bambine, Marco Tondat, imprenditore della provincia di Pordenone lascia una bambina di soli sei anni, Nadia Benedetti imprenditrice viterbese, Adele Puglisi imprenditrice di Catania, Simona Monti di Magliano Sabina e da tempo residente proprio a Dacca, Claudia D’Antona moglie di un sopravvissuto Gianni Boschetti e poi ancora Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli e Claudio Cappelli. Una decima persona si sta ancora cercando, risulta irreperibile.