Il parlamento australiano ha appena approvato la legge che imporrà multe pesanti e condanne sino a tre anni di carcere a dirigenti dei social media, se nelle loro piattaforme on line vengono trasmesse scene violente o fake news. Il provvedimento legislativo si è reso necessario anche a seguito della sparatoria del marzo scorso nella moschea di Christchurch in Nuova Zelanda, in cui un suprematista bianco australiano ha trasmesso in diretta Facebook la carneficina che lui stesso stava attuando, sparando su fedeli inermi di religione musulmana. Una strage che ha visto 50 vittime e lo sdegno della comunità internazionale.