Attentato a Londra. È riuscito a colpire tre persone con un machete prima di essere neutralizzato dalla Polizia. È successo ieri verso le 14 in Streatham High Road, nella zona sud della città. L’attentatore, il ventenne Suddesh Amman, ha iniziato a colpire gli avventori di un negozio prima di uscire in strada e continuare a tentare di colpire i passanti prima che alcuni agenti in borghese lo neutralizzassero.
Il giovane, come rilevato in fatti analoghi avvenuti nel Regno Unito, indossava alcuni contenitori di alluminio, a simulare un gilet esplosivo e armato di macete aveva fatto irruzione in una farmacia colpendo un cliente e avventandosi poi su una ciclista di passaggio nei pressi del negozio e un altra donna che camminava sul marciapiede. Immediato l’intervento di un auto della polizia in borghese con agenti armati che dapprima hanno intimato all’uomo di gettare l’arma senza alcun effetto poi, probabilmente avendo notato il finto giubbetto esplosivo hanno fatto fuoco colpendo l’attentatore.
Scotland Yard ha subito indicato la pista del terrorismo di matrice islamista come movente dell’aggressore, rivelando che lo stesso era sotto “sorveglianza attiva” perché reduce da una condanna a tre anni di carcere per “propaganda di materiale terroristico”, scarcerato il gennaio scorso dopo avere scontato solo metà della pena. Nel novembre 2018 Sudesh Amman era stato dichiarato colpevole del possesso di documenti contenenti “informazioni terroristiche” e della diffusione tramite web di pubblicazioni legate ai network del terrore islamista. Uno dei manuali trovati in possesso del giovane era proprio il “Bloody Brazilian Knife Fightin ‘Techniques”. Alla lettura della condanna, Amman fu visto sorridere prima di essere incarcerato all’Old Bailey.
L’episodio di ieri segue di tre mesi quello analogo avvenuto sempre a Londra al London Bridge quando Usman Khan, anch’egli già condannato per reati di terrorismo, e ugualmente rimesso in libertà, aveva colpito a morte due persone a coltellate, ferendone altre prima di essere neutralizzato dalla Polizia.
L’Isis, con il solito comunicato sui social network, ha rivendicato l’accaduto.