Attentato alla sinagoga di Djerba: 4 morti e 5 feriti. El Ghirba, la sinagoga di Djerba in Tunisia, la più antica dell’Africa, è stata presa di mira da un attacco perpetrato da un militare della Guardia nazionale tunisina che ha provocato quattro morti, due fedeli e due gendarmi di guardia al Tempio.
L’attentato è avvenuto nella serata di ieri, mentre centinaia di fedeli prendevano parte all’annuale pellegrinaggio ebraico di Ghriba che si stava concludendo martedì sera nella sinagoga.
Due pellegrini sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dall’aggressore prima di essere neutralizzato dalla sicurezza tunisina, mentre altri cinque sono rimasti feriti ed evacuati in un ospedale. Il ministero degli Esteri tunisino, in un comunicato ha fatto sapere che i due morti erano “un tunisino di 30 anni e un francese di 42 anni”, senza fornire ulteriori dettagli sulla loro identità. La sparatoria è avvenuta poco dopo il ritrovamento nel porto di Djerba, un’isola situata nell’est del Paese, del corpo di un membro della guardia nazionale ucciso e la cui arma era scomparsa.
Sono più di 5.000 i pellegrini ebrei, provenienti principalmente dall’estero, che hanno partecipato quest’anno al pellegrinaggio alla Ghriba, la sinagoga più antica dell’Africa, ripreso nel 2022 dopo un’interruzione di due anni a causa dell’epidemia di Covid-19.
“Lag B’Omer” è una festa che cade nel 34esimo giorno a partire dalla prima sera di Pesach, la Pasqua ebraica ed il pellegrinaggio di Ghriba è al centro delle tradizioni dei tunisini di fede ebraica, che sono solo 1.500, per lo più insediati a Djerba, contro i 100.000 prima dell’indipendenza del Paese nel 1956.
I pellegrini provengono anche tradizionalmente dai paesi europei, dagli Stati Uniti o da Israele. Il loro numero si è drasticamente ridotto dopo che, nel 2002, un attentato suicida condotto con un camion bomba e rivendicato da Al Qaeda provocò la morte di 21 fedeli.
Dopo la ‘rivolta dei gelsomini’ del 2011, che ha rovesciato il dittatore Zine El Abidine Ben Ali, la Tunisia ha registrato un boom di gruppi jihadisti, ma le autorità affermano di aver compiuto progressi significativi nella lotta al terrorismo negli ultimi anni.