Armi chimiche contro Israele: Hezbollah prepara la guerra. Nei recenti rapporti dell’intelligence di Gerusalemme sono contenute verità scottanti proprio sull’uso di armi chimiche da parte del gruppo. Un panorama inquietante quello disegnato dalle agenzie israeliane che intravvedono lo spettro di una guerra che verrà contro Hezbollah, l’Iran e, non escluso, la Siria.
Dopo l’accesso ai depositi militari siriani di ricerca sulle armi non convenzionali, il gruppo terroristico Hezbollah si è impadronito, con il beneplacito di Damasco, di un determinato numero di armi chimiche.
Secondo alcuni report dell’intelligence israeliana è stato accertato, infatti, che la Siria ha da tempo avviato un deciso programma di produzione di gas nervini, delegando l’attività all’unità dell’esercito denominata ‘450’, seguendo una precisa disposizione del presidente Bashar al Assad.
Il rapporto del centro di ricerca israeliano Alma, un noto centro di ricerca sulla sicurezza dei confini, riporta che il complesso siriano di ricerca e sviluppo di armamenti “CERS” è ora controllato dall’Iran in collaborazione con Hezbollah. Fonti attendibili, inoltre, riferiscono che parte dei materiali sono già stati trasferiti via terra in Libano e stoccate in depositi in mano alle milizie sciite.
Il report allarmistico, ma più che attendibile di Alma, riporta che Hezbollah potrebbe avere assemblato delle vettori missilistici con testate di gas nervino, trasferendole ai confini nord di Israele. Non è escluso che Hezbollah potrebbe utilizzare tali armamenti in un prossimo conflitto con Israele e, in tal caso, l’Idf ha comunque già acquisito i target dei depositi e delle rampe di lancio di tali missili in Siria e Libano.
L’Idf, infatti, si sta preparando alla possibilità di un attacco chimico da parte di Hezbollah, anche se non è ancora possibile stimare l’eventualità di un tale assetto nemico considerata la segretezza dei piani elaborati dal nemico.
L’unità israeliana mobilitata
Secondo N12 News, l’unità d’élite di ingegneria da combattimento dell’esercito israeliano, denominata Yahalom, è specializzata nel rilevamento e neutralizzazione di armi chimiche e biologiche. Tra le altre cose, l’unità è stata mobilitata per esaminare se i razzi che esploderebbero all’interno di Israele possano contenere materiali tossici, così come tracciato dal rapporto di Alma.
L’unità Yahalom è anche specializzata nella guerra sotterranea e nella scoperta e tracciamento dei tunnel, questi ultimi ad altissimo rischio perché potrebbero essere utilizzati da Hezbollah per diffondere tossine nel territorio israeliano. In particolare, le forze dell’unità seguono un addestramento da commando per espandere ulteriormente la loro capacità di rispondere a minacce urgenti.
L’anno scorso, un’importante esercitazione di guerra ha testato la risposta dell’Idf a un attacco di Hezbollah che utilizzava sostanze chimiche per colpire militari e civili. Questo scenario era basato su informazioni di intelligence non specificate che probabilmente rimangono riservate a causa della loro sensibilità.
In particolare, Israele dispone di garanzie più ampie per contrastare le armi chimiche e biologiche. Questi includono unità di intelligence che monitorano le minacce non convenzionali e una struttura di ricerca segreta dedicata allo sviluppo di difese avanzate contro questo tipo di minacce.
Armi chimiche: Hezbollah promette “sorprese”
Aerei da combattimento israeliani hanno bombardato impianti siriani di armi chimiche dal 2020 a tutt’oggi, come riferito dal Washington Post e da Ynet. Uno degli attacchi, secondo i rapporti, ha ucciso un alto ufficiale e un ingegnere che lavoravano in un laboratorio segreto. Gli attacchi hanno dimostrato che Israele dispone di informazioni eccellenti sul programma di armi non convenzionali della Siria.
Guardando al futuro, le strutture di intelligence israeliane provvederanno all’individuazione di ulteriori siti di produzione di massa e grandi depositi di stoccaggio. Tuttavia, individuare il trasferimento di quantità minori di materiali in mano ad Hezbollah potrebbe risultare più complicato. Hezbollah non si è sbilanciato in merito a qualsiasi piano di guerra non convenzionale. Tuttavia, i leader del gruppo hanno minacciato Israele di “sorprese” che si riveleranno solo nella prossima guerra.
Le forze iraniane schierate in Siria
La filiale dell’intelligence dell’Idf monitora attentamente la milizia iraniana pesantemente armata per i piani di attacco contro Israele.
Secondo il parere di alcuni ufficiali dell’intelligence di Israele, le forze di combattimento d’élite iraniane in Siria nascondono armi avanzate nei quartieri di alcune città. In particolare, la divisione Imam Hossein schiera 1.000 esperti di armi con un arsenale di droni e missili. La divisione iraniana comprenderebbe anche 5.000 combattenti stranieri.
La guerra tra Israele e Hezbollah in numeri
Un rapporto del centro di ricerca dell’Idf afferma che la guerra su vasta scala contro Hezbollah durerà 1-2 mesi e Israele mirerà a disabilitare il gruppo per 10 o più anni. Il rapporto include anche stime dettagliate sul possibile numero di vittime per entrambe le parti. L’obiettivo israeliano è quello di neutralizzare 3.000 combattenti Hezbollah e il ferimento di più di 12.000 (metà delle forze combattenti di Hezbollah). Ciò ridurrebbe di circa la metà delle forze di combattimento del gruppo, distruggendo di fatto la sua capacità di combattere. L’Idf inoltre, si propone di distruggere anche migliaia di obiettivi militari sciiti.
I morti civili in Libano potrebbero ammontare tra 1.000-2.000, fino a 5.000 se i residenti dovessero ignorare gli avvertimenti di Israele a lasciare le zone oggetto del conflitto. Le morti da parte israeliana stimate, invece, ammonterebbero a 200-250 civili e 600-800 soldati, oltre 1.000 in uno scenario estremo.
Il quadro bellico
Il fronte interno israeliano sarà probabilmente sotto il fuoco dei razzi fino alle fasi finali della guerra. Un nuovo rapporto del Centro studi militari dell’Idf presenta stime dettagliate in merito ad una guerra su vasta scala con Hezbollah in Libano. L’analisi è stata redatta dal generale di brigata Meir Finkel, capo della ricerca presso il Dado Center dell’esercito. Il rapporto afferma che una guerra totale vedrebbe Israele mobilitare ingenti risorse militari per ottenere un risultato decisivo. L’obiettivo di questa guerra sarebbe quello di disattivare Hezbollah come forza combattente per 10 anni o più.
Secondo la valutazione, la fase iniziale del conflitto durerà circa un mese. Ciò consentirà alle forze di terra israeliane di raggiungere il centro strategico di Hezbollah e di distruggere gran parte delle sue infrastrutture terroristiche e delle sue attrezzature militari. L’Idf avrà quindi bisogno di diverse settimane per ripulire le aree dalle forze nemiche e demolire le restanti risorse di Hezbollah.
Il rapporto rileva anche che l’Idf ha ucciso da 650 a 800 combattenti Hezbollah nella guerra del Libano del 2006, in quella che fu un’operazione di terra limitata. Inoltre, Israele ha ampliato in modo significativo la sua capacità di attaccare con precisione gli obiettivi Hezbollah avendo un elenco dettagliato di migliaia di siti da colpire.
Distruzione in Libano
In precedenza, i leader israeliani avevano avvertito che l’Idf, in caso di guerra, prenderà di mira infrastrutture strategiche del Libano e devasterà parti del paese. Il rapporto prevede che una parte sostanziale delle vittime non combattenti avvenga nei villaggi sciiti dove Hezbollah ha costruito estese strutture militari. L’analisi stima che in un villaggio sciita medio, gli attacchi aerei porterebbero probabilmente alla distruzione di dozzine di strutture. Inoltre, secondo lo studio, qualsiasi villaggio sciita che fosse sede di operazioni di terra israeliane verrebbe presumibilmente ridotto in rovina.
Idf contro Hezbollah
L’Idf schiererà 100 battaglioni contro Hezbollah in una guerra su vasta scala. Queste forze dovranno affrontare una dura resistenza durante l’avanzata in territorio libanese prevista per ottenere una vittoria anche di terra. Il rapporto d’intelligence rileva che Hezbollah può schierare forze di combattimento qualificata e costruire forti linee difensive per fermare un’invasione israeliana. Il gruppo ha investito ingenti materiali nella creazione di posizioni fortificate e ha equipaggiato i suoi combattenti con armi anticarro avanzate.
Lo studio afferma che vi è una certa “somiglianza” tra Hezbollah ed i commando siriani che affrontarono Israele nella guerra del Libano del 1982, piuttosto che ai gruppi terroristici palestinesi come Hamas. Queste forze siriane erano ben equipaggiate e combattevano efficacemente nelle aree montuose e edificate, richiedendo all’Idf di effettuare ripetuti attacchi per sottometterle.
Hezbollah dispone anche di un arsenale diversificato di razzi e missili, comprese alcune armi di precisione. Sempre secondo il rapporto, gli attacchi missilistici sul fronte interno israeliano continueranno probabilmente fino alle fasi finali della guerra. Secondo le indicazioni precedenti, i piani di guerra di Hezbollah includono attacchi missilistici su Tel Aviv e grandi raid nel territorio israeliano.
Il piano di guerra di Israele: distruggere la forza d’élite di Hezbollah
In una nota finale, il rapporto afferma che distruggere le infrastrutture militari di Hezbollah ed eliminare migliaia di combattenti comprometterebbe in modo significativo la capacità di ripresa del gruppo. Ciò potrebbe anche portare a un cambiamento fondamentale nella percezione strategica di Hezbollah, concludendo potenzialmente che affrontare Israele sul campo di battaglia è inutile.