Fallito attentato a Buenos Aires contro il vicepresidente argentino Cristina Elisabet Fernánde Kirchner, 69enne vedova del già presidente Nestor. Venerdì, mentre centinaia di attivisti erano radunati davanti alla sua abitazione, un uomo si è fatto largo tra la folla puntandole una pistola contro e premendo il grilletto. Solo per un caso fortuito l’arma non ha sparato sul volto della donna.
L’attentatore è stato subito bloccato dalla sicurezza mentre l’arma è stata ritrovata a pochi metri dalla scena dell’attacco. L’uomo è stato identificato nel 35enne Fernando Andrés Sabag Montiel, nato in Brasile e naturalizzato argentino con qualche precedente penale per porto abusivo di armi.
La pistola utilizzata per il tentato omicidio era una Bersa calibro 32 di fabbricazione locale e, come riferito in un discorso alla nazione del presidente Alberto Fernandez, si sarebbe inceppata per un malfunzionamento della molla del caricatore contenente 5 proiettili e nessun colpo in canna.
Sabag Montiel, accusato di tentativo di omicidio, si è rifiutato di rispondere alle domande della giudice e del pm Carlos Rivolo, limitandosi a lamentarsi per aver subito lesioni ad un occhio quando la gente lo ha bloccato impedendogli di fuggire.
Secondo i primi accertamenti il 35enne sarebbe un appassionato di scienze occulte ermetiche, culti pagani e rituali massonici. Tra i tatuaggi esibiti ne spiccherebbero alcuni che riprendono i suoi interessi per culti pagane del nord Europa mentre la svastica ed il Sonnenrad (ruota del sole) riportano chiaramente al neonazismo.
Il quotidiano filogovernativo Pagina 12, riporta che la Kirchner, nelle dichiarazioni fornite alla titolare dell’inchiesta, María Eugenia Capuchetti, di “non essersi mai accorta dell’attacco” e di aver “compreso l’accaduto solo quando è salita nel suo appartamento”. Apparentemente, come riportato dal giornale, il gesto della vicepresidente di abbassare la testa e piegarsi verso terra non era che legato alla volontà di “raccogliere un libro che era caduto a terra”.
La vicepresidente argentina Cristina Kirchner è un politico e avvocato e, dal 10 dicembre 2019, ha assunto la carica di vicepresidente del paese sudamericano dopo esserne stata a capo del governo dal 2007 al 2015. Attualmente sta affrontando un processo che la vede imputata per corruzione, un’accusa per la quale rischia una condanna fino a 12 anni di carcere e il divieto di ricoprire cariche pubbliche a tempo indeterminato. In particolare, la vicepresidente è accusata di aver abusato della sua autorità nell’assegnazione di alcuni appalti pubblici in favore dell’imprenditore Lazaro Antonio Baez durante i suoi due mandati presidenziali, dal 2007 al 2015.