In Afghanistan torna obbligatorio il burqa in pubblico per le donne. I Talebani hanno ufficializzato quello che tutti temevano: un ritorno al passato. Con un decreto, il leader supremo dei talebani, Hibatullah Akhundzada, ha imposto la nuova misura perché, a suo dire, il burqa “è tradizionale e rispettoso”.
Talebani: “Burqa per evitare provocazioni”
Secondo le direttive medioevali del governo di Kabul, il corpo di una donna deve essere sempre coperto con abiti non troppo sottili da farne risaltare le forme. Il burqa, quindi, rappresenta quello strumento che eviterebbe di esporre il corpo femminile a sguardi indiscreti. E il punto è affrontato in modo chiaro quando, sempre nel decreto, si sostiene che la misura è stata introdotta per “evitare provocazioni quando si incontrano uomini che non sono mahram“, ossia parenti maschi stretti adulti della donna in questione. Donne anziane e ragazze molto giovani, sarebbero esenti dall’obbligo. Tuttavia, per i Talebani “a meno che le donne non abbiano un lavoro importante da sbrigare fuori casa, è meglio se restano a casa”. Secondo il decreto, se una donna non si copre il viso fuori casa, suo padre o un parente maschio stretto, può essere imprigionato o licenziato da lavori governativi.
Guterres: “Talebani mantengano le promesse”
Dopo 20 anni di guerra in Afghanistan, e una fuga precipitosa da parte degli Stati Uniti, il paese ritorna alle origini. Nulla sembra essere cambiato, almeno tra coloro a cui è stata fatta la guerra. L’ideologia talebana non è tramontata, anzi. Forse, durante l’esportazione della democrazia, si sono anche radicalizzate ulteriormente certe posizioni che vedono nei dettami religiosi di una dottrina islamica fondamentalista, le basi del diritto e della gestione dello Stato.
Il decreto emesso sabato riporta l’Afghanistan ai tempi del precedente governo dei Talebani, tra il 1996 e il 2001. Ma il gruppo al potere a Kabul ha anche vietato alle ragazze di frequentare la scuola, contravvenendo così alle promesse fatte alla comunità internazionale. Decisone che avrà ripercussioni sulle decisioni di potenziali donatori internazionali disposti ad aiutare il paese in profonda crisi economica e umanitaria.
“Sono allarmato dall’annuncio di oggi dei talebani in base al quale le donne devono coprirsi il volto in pubblico e uscire di casa solo in caso di necessità. Esorto ancora una volta i talebani a tenere fede alle promesse fatte alle donne e alle ragazze afghane e ai loro obblighi ai sensi della legge internazionale sui diritti umani”, ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.